India. Lo Stato del Mahdya Pradesh verso una modifica alle legge sulle conversioni
La democrazia in India potrebbe essere in pericolo: questa la denuncia del "Global
Council of Indian Christians", che attraverso AsiaNews riferisce che nello Stato del
Mahdya Pradesh, guidato da un partito nazionalista indù, si vorrebbe far passare un
emendamento alla legge anti-conversione che porterebbe a quattro anni di carcere e
a multe salate per chi opera conversioni, sacerdoti compresi. “Non ratificare la modifica
sarebbe un segno di democrazia, soprattutto in vista del 67.mo anniversario dell’indipendenza
dell’India, che si festeggia il 15 agosto", afferma il presidente del Council, che
ha inviato una petizione al governatore dello Stato. "Il governo - incalza - cerca
di imporre una simile legge per compiacere la maggioranza indù in vista delle prossime
elezioni”. L’emendamento impone ai sacerdoti di fornire alle autorità locali, almeno
un mese prima della cerimonia, tutti i dettagli dei fedeli che hanno deciso di abbracciare
la nuova religione, rischiando anche di venir accusati di conversione forzata e di
dover pagare una multa da 50 a 100 mila rupie, oltre a tre o quattro anni di prigione.
(R.B.)