2013-08-03 08:25:49

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella 18.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesù è interpellato da due fratelli che litigano sull’eredità paterna. Il Signore risponde con una parabola e dice:

«Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:RealAudioMP3

Anche questa Domenica, che trova molti di noi in vacanza, il Signore risorto viene a cercarci con la sua parola, viene a mettere a nudo le radici delle nostre ansie, dei nostri affanni, divisioni e guerre. La parabola che la Liturgia ci propone è la risposta a due fratelli: uno ha rubato tutta l’eredità, e l’altro protesta per l’ingiustizia subita. A tutti e due, ma anche a noi, Gesù dice: Siete fuori strada. “La vita non dipende da ciò che uno possiede”. Lo dimostra il ricco della parabola, e i tanti ricchi di oggi che si affannano per accumulare ricchezze, anche quando i magazzini scoppiano al punto che bisogna costruirne di più grandi, e finalmente ci si può dire: “Anima mia, ti sei assicurata la vita per molti anni, ora riposati, mangia, bevi e divertiti!”. La parola del Signore, con ironia di fronte alla stupidità provocata dalle ricchezze, ci annunzia dove tutto questo va a finire: “Stolto, questa notte ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?”. E conclude: “Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio”. Davanti all’”enigma della condizione umana, che diventa massimo davanti alla morte” (GS 18), la prima risposta esistenziale da cercare è il senso della vita. La vita non può ridursi ad affanno, a violenza quotidiana per assicurarci quattro centesimi, gestiti dalle banche, a rincorrere vanità, riempiendo la casa di nullità, di polvere – che chiamiamo comodità –, senza avere neppure più tempo per ciò che conta davvero: sediamoci alla mensa con Cristo, mangiamo il suo corpo, beviamo il suo sangue, e sapremo da dove ci viene la vita.







All the contents on this site are copyrighted ©.