Tensione in Egitto, i Fratelli Musulmani ancora in piazza
Prosegue il clima di tensione in Egitto. Il governo del Cairo vuole sgomberare i sit-in
degli islamisti che manifestano per il presidente deposto Morsi. Pieni poteri al ministero
dell’Interno per risolvere la crisi e sgomberare le piazze riempite da Fratelli musulmani,
definite una minaccia alla sicurezza nazionale. Dal Cairo Giuseppe Acconcia:
Gli
islamisti non mollano e proseguono con l’occupazione permanente di Rabaa al Adaweya
e del piazzale antistante l’Università del Cairo. In un clima di altissima tensione,
il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle incontrerà il suo omologo egiziano
e un rappresentante dei Fratelli musulmani, ma non Mohammed Morsi. L’ex presidente,
dopo l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Catherine Ashton,
è stato visitato ieri da una delegazione dell’Unione africana che aveva espulso l’Egitto
dopo il colpo di stato del 3 luglio scorso. Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno
criticato le misure restrittive nei confronti degli islamisti. Jay Carney, portavoce
della Casa bianca ha parlato di «passo indietro per la democrazia». Infine, la guida
suprema dei Fratelli Musulmani, Mohammed Badie e il suo braccio destro Khairat al-Shater
saranno processati per incitamento alla violenza.