Repubblica Centrafricana: al via la missione dell’Unione Africana nel Paese
Iniziata, nella Repubblica Centrafricana, la missione dell’Unione Africana (Ua) che,
una volta a regime, conterà sul terreno circa 3500 uomini. L’obiettivo è quello di
contribuire a restaurare la sicurezza, dopo che il Paese è ripiombato nella violenza
dal 24 marzo scorso, giorno in cui i ribelli Seleka hanno cacciato il presidente Bozizé
e da quando si sono registrati almeno 400 omicidi tra i civili. L’Ua ha concesso al
nuovo governo del presidente, Michel Djotodia, di Seleka un periodo di 18 mesi per
organizzare nuove elezioni entro il 2014. A farne le spese anche il direttore della
Caritas locale, don Elysée Guedjande, che il 19 luglio scorso è stato gambizzato a
Bangui e ora si trova ricoverato in ospedale in convalescenza. A trovarlo – riferisce
Fides – è andato il direttore di Caritas Internationalis, Michel Roy, che è tornato
sull’accaduto condannando il clima di violenza che aleggia nel Paese: “Sembra che
la Repubblica Centrafricana – ha affermato – sia stata abbandonata dal mondo. Solo
la Chiesa è rimasta accanto alla popolazione, offrendole la luce della speranza per
dimostrarle che non è sola. Rivolgiamo al Signore le nostre preghiere affinché gli
operatori possano continuare la loro missione”. (R.B.)