Caritas Mali soddisfatta delle elezioni svoltesi “in modo pacifico”
È stata scritta “una nuova pagina di storia della Chiesa cattolica del Mali e del
suo impegno in favore della pace, della giustizia e del buon governo”. Lo dichiara
alla Fides la Caritas locale, che ha offerto 153 giovani come osservatori elettorali
per il primo turno delle presidenziali, svoltesi nel Paese il 28 luglio scorso. Il
bilancio è piuttosto positivo nonostante alcune difficoltà per gli elettori a trovare
il proprio seggio, tentativi isolati d’intimidazione della popolazione registrati
a Bamako e Kidal, l’inesperienza e l’inadeguata formazione degli scrutatori e il periodo
di preparazione molto breve delle elezioni tenute in un contesto politico molto difficile.
“La popolazione ha manifestato attaccamento alle istituzioni repubblicane e alla buona
coesistenza tra tutti – afferma la Caritas presentando i risultati della Missione
d’osservazione appena conclusa – siamo soddisfatti del clima pacifico e auspichiamo
che questo slancio di grande coscienza patriottica sia preservato in occasione delle
prossime scadenze della vita nazionale”. Ancora non si hanno dati definitivi sui risultati
del primo turno, ma stando ai parziali diffusi ieri, in testa ci sarebbe l’ex primo
ministro, Ibrahim Boubacar Keïta, seguito dall’antagonista, Soumaïla Cissé, il cui
partito ha denunciato brogli. Certo è che la tornata elettorale ha ottenuto una partecipazione
superiore rispetto alle precedenti e appare quasi sicuro il ballottaggio per il prossimo
11 agosto. Nell’ultimo anno, il Paese ha vissuto una situazione molto complicata,
a partire dagli scontri del gennaio 2012 tra la minoranza tuareg del nord e il governo,
poi il colpo di Stato militare e una seconda insurrezione dei gruppi islamici. Solo
grazie all’intervento di altri Paesi africani e della Francia, si è potuto riportare
l’ordine. (R.B.)