Elezioni in Cambogia: il governo si riconferma, ma l’opposizione denuncia brogli
L’opposizione cambogiana, rappresentata dal Partito di salvezza nazionale, ha fatto
sapere questa mattina di rifiutare i risultati elettorali delle Politiche svoltesi
ieri, che hanno visto la riconferma al potere del premier, Hun Sen, ex khmer rosso
al governo ininterrottamente dal 1985 dopo la liberazione dal regime da parte dei
vietnamiti. La denuncia dell’opposizione, che in un primo momento credeva di aver
vinto, è di brogli elettorali da parte della maggioranza – che ha ottenuto 63 dei
123 seggi in parlamento, in netto calo, comunque, rispetto alla legislatura precedente
in cui ne aveva conquistati 90 – confermati dall’organizzazione anticorruzione "Transparency
International", che ha rilevato un numero insolitamente alto di irregolarità, dagli
elettori che non hanno trovato i propri nomi all’interno delle liste fino all’inchiostro
usato, dimostratosi tutt’altro che indelebile. Il rischio è che ora si verifichino
scontri: già i primi tafferugli sono stati registrati ieri all’uscita dei seggi. Nonostante
una crescita economica che si attesta al 7%, infatti, in Cambogia è aumentata la disuguaglianza
sociale e ciò ha fatto crescere il malcontento verso il governo nella popolazione,
soprattutto nei giovani: il Paese ha un’età media di 23 anni e la maggior parte di
questi milita nell’opposizione, che ora ha chiesto una commissione d’inchiesta per
indagare sulle presunte irregolarità elettorali. (R.B.)