Al congedo dal Brasile la “saudades” di Papa Francesco
Papa Francesco ha concluso il suo primo viaggio apostolico internazionale in occasione
della 28.ma Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro. La cerimonia di congedo
si è svolta all'aeroporto do Galeao della città carioca alla presenza del vicepresidente
brasiliano Michel Temer.
“Parto con l'animo pieno di ricordi felici – ha esordito
il Papa nel suo discorso - e questi – sono certo – diventeranno preghiera. In questo
momento comincio a sentire un inizio di nostalgia. Nostalgia del Brasile, questo popolo
così grande e dal cuore grande; questo popolo così amichevole. Nostalgia del sorriso
aperto e sincero che ho visto in tante persone, dell'entusiasmo dei volontari. Nostalgia
della speranza negli occhi dei giovani dell'Ospedale San Francesco. Nostalgia della
fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha Ho la certezza che
Cristo vive ed è effettivamente presente nell’agire di innumerevoli giovani e di tante
persone che ho incontrato in questa settimana indimenticabile. Grazie per l’accoglienza
e il calore dell’amicizia che mi sono stati dimostrati! Anche di questo comincio a
sentire nostalgia”.
Il Papa ringrazia in particolare la presidente Rousseff,
rappresentata nella cerimonia dal suo vicepresidente, “per essersi fatta interprete
dei sentimenti dell’intero popolo del Brasile verso il Successore di Pietro”. Cordialmente
ringrazia i vescovi e i loro numerosi collaboratori “per aver reso questi giorni una
stupenda celebrazione della nostra feconda e gioiosa fede in Gesù Cristo”. Ringrazia
tutti coloro che hanno preso parte alle celebrazioni dell’Eucaristia e agli altri
eventi, a chi li ha organizzati, a quanti hanno lavorato per diffonderli attraverso
i media. Ringrazia, infine, tutte le persone che in un modo o nell'altro “hanno saputo
rispondere alle esigenze di accoglienza e di gestione di un’immensa moltitudine di
giovani, e non ultimi i tanti che spesso nel silenzio e nella semplicità hanno pregato
perché questa Giornata Mondiale della Gioventù fosse una vera esperienza di crescita
nella fede. Che Dio ricompensi tutti, - ha detto il Papa - come solo Lui sa fare!”.
Quindi
ha proseguito: “In questo clima di gratitudine e di nostalgia, penso ai giovani protagonisti
di questo grande incontro: Dio vi benedica per una così bella testimonianza di viva,
profonda e lieta partecipazione in questi giorni! Molti di voi sono venuti in questo
pellegrinaggio da discepoli; non ho alcun dubbio che tutti ora partono da missionari.
Con la vostra testimonianza di gioia e di servizio fate fiorire la civiltà dell'amore.
Dimostrate con la vita che vale la pena di spendersi per grandi ideali, di valorizzare
la dignità di ogni essere umano, e di scommettere su Cristo e sul suo Vangelo. È stato
Lui che siamo venuti a cercare in questi giorni, perché è Lui che ci ha cercati per
primo, è Lui che ci fa infiammare il cuore per proclamare la Buona Novella, nelle
grandi città e nei piccoli centri, nelle campagne e in tutti i luoghi di questo nostro
vasto mondo. Io continuerò a nutrire una speranza immensa nei giovani del Brasile
e del mondo intero: per mezzo loro, Cristo sta preparando una nuova primavera in tutto
il mondo. Io ho visto i primi risultati di questa semina, altri gioiranno con il ricco
raccolto!”.
Il pensiero finale del Papa, la sua ultima espressione di nostalgia,
si rivolge a Nostra Signora di Aparecida: “In quell’amato Santuario mi sono inginocchiato
in preghiera per l'umanità intera e in particolare per tutti i brasiliani. Ho chiesto
a Maria che rafforzi in voi la fede cristiana, che fa parte della nobile anima del
Brasile, come pure di tanti altri Paesi, tesoro della vostra cultura, incoraggiamento
e forza per costruire una umanità nuova nella concordia e nella solidarietà”.
E
ha concluso: “Questo Papa se ne va e vi dice ‘a presto’, un ‘presto’ pieno di nostalgia,
e vi chiede, per favore, di non dimenticavi di pregare per Lui. Questo Papa ha bisogno
della preghiera di tutti voi. Un abbraccio a tutti. Che Dio vi benedica!”.
L'aereo
papale è decollato alla mezzanotte e 36, ora italiana, ed è previsto che arrivi all'aeroporto
di Roma-Ciampiono alle 11.30 di stamani. Di qui il trasferimento in elicottero in
Vaticano.