Papua Nuova Guinea. Il vescovo: i religiosi siano una sola voce contro le ingiustizie
I religiosi siano “una voce sola, profetica, pronta a denunciare le ingiustizie”.
Così mons. Francesco Sarego, vescovo di Goroka, a Papua Nuova Guinea, esorta i circa
duemila tra religiosi e religiose di Ordini e Congregazioni, sia maschili che femminili,
presenti sul territorio, a svolgere la propria missione nell’arcipelago. Il presule,
che appartiene alla famiglia missionaria dei Verbiti, chiede una maggiore presenza
nelle questioni sociali che toccano la vita della nazione – come l’accoglienza di
rifugiati e richiedenti asilo o la pena di morte – e indica tra i principali problemi
del Paese le uccisioni legate alla stregoneria. “I religiosi parlano attraverso l’azione”
– sottolinea all'agenzia Fides suor Marie Turner, che vive e opera a Papua – ricordando
l’impegno dei religiosi nei campi del sociale accanto alle vittime della violenza,
ai disabili, ai malati di Aids, ai vagabondi, ai senzatetto e a coloro che hanno problemi
legati alle dipendenze. (R.B.)