2013-07-26 08:22:27

Gmg: a Copacabana un milione di giovani abbracciano Papa Francesco


Oltre un milione di sorrisi, un milione di saluti e lacrime, un milione di benvenuto al Papa, in un’apoteosi che ha stretto in un affettuoso abbraccio i giovani e Papa Francesco. Questo il clima di ieri sera sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, nella cerimonia di accoglienza di Papa Francesco dei giovani di tutto il mondo giunti nella Giornata Mondiale della Gioventù. Ai ragazzi di il Santo Padre ha detto: “La fede è rivoluzionaria”. Il servizio di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

Una notte illuminata dalla gioia. Copacabana esplode quando arriva Papa Francesco. Lungo i tre chilometri di Avenida Atlantica, il lungo, affettuoso abbraccio del mondo; dei giovani venuti dai 5 continenti.
''Voi dimostrate che la fede e' piu' forte del freddo e della pioggia''. Vedo in voi “la bellezza del volto giovane di Cristo e il mio cuore si riempie di gioia!

Ricorda, poi, la prima Giornata Mondiale della Gioventù a livello internazionale, celebrata nel 1987 in Argentina, nella sua città di Buenos Aires. Ricorda, poi, il tragico incidente nella Guyana francese in cui ha perso la vita la giovane Sophie Morinière, e altri giovani sono stati feriti. Chiede un minuto di silenzio.

Quest’anno – prosegue papa Francesco - la Giornata ritorna, per la seconda volta, in America Latina. E voi, giovani, avete risposto in tanti all'invito del Papa Benedetto XVI, che vi ha convocato per celebrarla:

"Lo ringraziamo con tutto il cuore!"

Un lungo applauso e Papa Francesco rivela di aver chiesto a Benedetto XVI di accompagnarlo con la preghiera a Rio e il Papa emerito ha accolto con gioia questa richiesta e ora è davanti alla tv per seguire questo evento . Poi il saluto al milione di giovani davanti a sé:

"Questa settimana Rio diventa il centro della Chiesa, il suo cuore vivo e giovane, perché voi avete risposto con generosità e coraggio all’invito che Gesù vi ha fatto di rimanere con Lui, di essere suoi amici Fratelli e amici, benvenuti alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, in questa meravigliosa città di Rio de Janeiro!"

Dopo la performace artistica cinque giovani in rappresentanza di tutti i continenti hanno salutato il Papa. Poi il Pontefice ha tenuto il suo discorso partendo dal brano del Vangelo che parla della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor:

"Se da una parte, è Gesù che ci accoglie, dall’altra anche noi dobbiamo accoglierlo metterci in ascolto della sua parola – sottolinea - perché è proprio accogliendo Gesù Cristo, Parola incarnata, che lo Spirito Santo ci trasforma, illumina il cammino del futuro, e fa crescere in noi le ali della speranza".

Il Papa chiede: Ma che cosa possiamo fare?:

"Metti fede, metti speranza, metti amore! Tutto insieme: Metti fede, metti speranza, metti amore!"

Francesco chiede, quindi : “in chi riponiamo la nostra fiducia? In noi stessi, nelle cose, o in Gesù?”:

"Noi tutti siamo tentati molte volte di essere il centro dell’universo di credere che siamo solo noi a costruire la nostra vita o che essa sia resa felice dal possedere, dai soldi, dal potere. Ma tutti sappiamo che non è così! Certo l’avere, il denaro, il potere possono dare un momento di ebbrezza, l’illusione di essere felici, ma, alla fine, sono essi che ci possiedono e ci spingono ad avere sempre di più, a non essere mai sazi".

Il Pontefice ha poi lanciato un appello: “Metti Cristo” nella tua vita, riponi in Lui la tua fiducia e non sarai mai deluso!

"La fede compie nella nostra vita una rivoluzione che potremmo chiamare copernicana, ci toglie dal centro e lo ridona a Dio; la fede ci immerge nel suo amore che ci dà sicurezza, forza e speranza".

Lasciatevi trovare da Gesù! Lasciatevi amare da Gesù! E’ un amico che non tradisce”.Il Papa ha concluso:

"E’ bello per noi stare qui, mettete Cristo nella nostra vita, mettete la fede, la speranza, l’amore che Lui ci dona".







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