2013-07-26 15:16:58

Egitto. Attesa per nuove manifestazioni, custodia cautelare per Morsi


Giornata di attesa in Egitto, per le nuove manifestazioni annunciate dalle parti che si stanno fronteggiando da settimane, quelle a sostegno del nuovo governo e le altre schierate in difesa dell'ex presidente Morsi. Al Cairo, dove si registrano i primi scontri, la Procura ha deciso per la custodia cautelare proprio nei confronti di Morsi, mentre le Nazioni Unite lanciano un appello per la sua liberazione, già invocata da Stati Uniti e Unione Europea. Il servizio di Roberta Barbi: RealAudioMP3

Sale la tensione in Egitto, dove questa sera, al termine della preghiera per il terzo venerdì del mese sacro del Ramádan, sono previste imponenti manifestazioni. Le forze di sicurezza presidiano piazza Tahrir e l’area intorno al palazzo presidenziale, mentre la Fratellanza ha indetto una trentina di marce che confluiranno alla moschea di Rabaa al Adawiya. Intanto, la Procura del Cairo ha disposto 15 giorni di custodia cautelare per il deposto presidente Morsi, che dal 3 luglio è detenuto in una località segreta e a quanto pare è stato già interrogato. Su di lui pendono accuse di rapimenti e atti ostili durante le evasioni di massa dalle carceri egiziane nel 2011 e di spionaggio per conto di Hamas, che ha smentito ogni coinvolgimento e condannato con forza la decisione. Anche la Fratellanza parla di detenzione illegale, perché Morsi non ha avuto un avvocato difensore e grida a un ritorno al passato degno del regime di Mubarak. Un netto no alla violenza è stato ribadito oggi dal vicepresidente egiziano, el Baradei, mentre il segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon, ha lanciato un appello per la liberazione di Morsi. L’amministrazione Obama, infine, ha fatto sapere che non si pronuncerà sull’ipotesi di “golpe” in Egitto, perché questo la costringerebbe a tagliare gli aiuti al Paese.







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