Angelus, il Papa nella Festa di Gioacchino e Anna: i nonni sono importanti, costruiscano
il futuro con i giovani
Dopo la Messa in privato nella residenza di Sumaré, la confessione di cinque giovani
nel Parco Quinta da Boa Vista e l’incontro con alcuni giovani detenuti nell’arcivescovado
di Rio, il Papa ha guidato la preghiera dell’Angelus dal balcone della sede del vescovo
della diocesi carioca.
Il Papa, come è sua abitatudine all'Angelus ha iniziato
con il suo tradizionale "Buongiorno!". “Rendo grazie alla Divina Provvidenza – ha
affermato - per aver guidato i miei passi fin qui, alla Città di São Sebastião do
Rio de Janeiro. Ringrazio di vero cuore Mons. Orani e anche voi per la calorosa accoglienza,
con cui manifestate il vostro affetto verso il Successore di Pietro. Vorrei che il
mio passaggio per questa città di Rio rinnovasse in tutti l'amore per Cristo e per
la Chiesa, la gioia di essere uniti a Lui e di appartenere alla Chiesa e l'impegno
di vivere e di testimoniare la fede”.
Il Papa ha detto che la preghiera dell’Angelus
- in Brasile viene chiamata l’Ora di Maria – è “una bellissima espressione popolare
della fede”: “è una preghiera semplice da recitarsi in tre momenti caratteristici
della giornata che segnano il ritmo delle nostre attività quotidiane: al mattino,
a mezzogiorno e al tramonto. Ma è una preghiera importante; invito tutti a recitarla
con l’Ave Maria. Ci ricorda un evento luminoso che ha trasformato la storia: l’Incarnazione,
il Figlio di Dio si è fatto uomo in Gesù di Nazaret”.
“Oggi – ha proseguito
- la Chiesa celebra i genitori della Vergine Maria, i nonni di Gesù: i santi Gioacchino
e Anna. Nella loro casa è venuta al mondo Maria, portando con sé quello straordinario
mistero dell'Immacolata Concezione; nella loro casa è cresciuta accompagnata dal loro
amore e dalla loro fede; nella loro casa ha imparato ad ascoltare il Signore e a seguire
la sua volontà. I santi Gioacchino ed Anna fanno parte di una lunga catena che ha
trasmesso la fede e l’amore per Dio, nel calore della famiglia, fino a Maria che ha
accolto nel suo grembo il Figlio di Dio e lo ha donato al mondo, lo ha donato a noi.
Il valore prezioso della famiglia come luogo privilegiato per trasmettere la fede!".
"Guardando all’ambiante familiare - ha aggiunto - vorrei sottolineare una
cosa: oggi, in questa festa dei santi Gioacchino ed Anna in Brasile come in altri
Paesi, si celebra la festa dei nonni. Quanto sono importanti nella vita della famiglia
per comunicare quel patrimonio di umanità e di fede che è essenziale per ogni società!
E come è importante l'incontro e il dialogo tra le generazioni, soprattutto all'interno
della famiglia. Il Documento di Aparecida ce lo ricorda: «I bambini e gli anziani
costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli
anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita» (n. 447). Questo
rapporto, questo dialogo tra le generazioni è un tesoro da conservare e alimentare!
In questa Giornata della Gioventù, i giovani vogliono salutare i nonni. Li salutano
con tanto affetto ... salutiamo i nonni! I giovani salutano i nonni con tanto affetto
e li ringraziano per la testimonianza di saggezza che ci offrono continuamente”.
Quindi
ha concluso: “Ed ora, in questa Piazza, nelle vie adiacenti, nelle case che vivono
con noi questo momento di preghiera, sentiamoci come un’unica grande famiglia e rivolgiamoci
a Maria perché custodisca le nostre famiglie, le renda focolari di fede e di amore,
in cui si senta la presenza del suo Figlio Gesù”.