La preghiera del Papa per le vittime della sciagura ferroviaria in Spagna, almeno
80 i morti
Il Papa ha espresso per telegramma e attraverso un tweet il proprio profondo
dolore per il deragliamento ieri sera di un treno in procinto di arrivare a Santiago
de Compostela. Nella città spagnola, mèta di migliaia di pellegrini, sono stati annullati
i festeggiamenti dedicati a San Giacomo, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria.
Drammatico il bilancio, ancora provvisorio, del disastro: almeno 80 morti, oltre 178
feriti di cui 36 in gravi condizioni. Cecilia Seppia:
Una tragedia
ferroviaria così grande in Spagna, non accadeva dal 1944 quando la collisione tra
due mezzi sulla linea tra Madrid e la Galizia provocò centinaia di morti. Anche in
questo caso non si è trattato di un attentato, ma di un incidente dovuto all’alta
velocità, come detto subito via radio da un macchinista che ha lanciato l’SOS, mentre
era incastrato tra le lamiere. 190 km orari su una curva dove il limite consentito
era di 80 e in un attimo il deragliamento, una forte esplosione e i vagoni finiti
l’uno sopra l’altro. La magistratura ha subito aperto un’inchiesta per accertare la
responsabilità dei ferrovieri, mentre l’Ue fa sapere che interverrà solo dopo l’indagine.
Ma il bilancio delle vittime, tra cui anche alcuni bambini, continua a salire. “Chiedo
a Sua Eccellenza che faccia giungere a quanti stanno soffrendo per questa disgrazia
e ai loro familiari la mia vicinanza spirituale”, ha scritto il Papa nel telegramma
di cordoglio indirizzato all’arcivescovo di Santiago de Compostela, mons. Julian Barrio
Barrio. Assieme alle parole di incoraggiamento, il Pontefice ha impartito una speciale
benedizione apostolica a tutti gli spagnoli affidandoli all’intercessione di San Giacomo
Apostolo. Messaggi di cordoglio anche da molti capi di Stato e di governo, tra cui
il presidente Napolitano che si è detto sgomento per l’accaduto. Il premier Rayoi
che stamattina era sul posto, ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale; sette per
la Galizia, indetti dal presidente della Regione Nenez Feijoo.
Sulla tragedia
che ha colpito Santiago di Compostela, le parole di conforto dell’arcivescovo della
diocesi mons. Julian Barrio Barrio:
R. - Vorrei
offrire un messaggio di speranza ai familiari delle vittime. Mi sono ricordato molto
in questi momenti di quelle parole che Dante faceva dire al Santo Apostolo quando
gli diceva: “ Fa che in questo santuario risuoni la speranza!”. Quando ho appreso
la notizia di questa tragedia, mi sono recato nella cappella per pregare per coloro
che sono morti, per coloro che sono rimasti feriti e per le famiglie, affinché trovino
la serenità, la pace e la consolazione, in questi momenti tanto necessarie per loro.
D.
- La comunità di Compostela come sta reagendo alla tragedia?
R. - Nella Messa
che abbiamo celebrato ho ringraziato tanto la comunità per la disponibilità, per la
generosità, per tutto quello che ha fatto e che sta facendo. Un vero esempio di grande
umanità. Ho ringraziato tante persone che dal primo momento hanno messo disposizione
le proprie possibilità.
D. - Proprio oggi, era previsto l’inizio dei festeggiamenti
per San Giacomo Apostolo. Nella preghiera per le vittime fatta questa mattina, avete
chiesto il suo conforto. Il Santuario può essere anche un punto di riferimento in
questa tragedia?
R. - Senz’altro. All’Apostolo ho chiesto di darci il coraggio
per bere questo calice del Signore in questo momento non facile. Ho potuto vedere
come questi pellegrini che sono arrivati oggi fossero commossi. Ho avuto l’occasione
di parlare con alcuni di loro e il messaggio che ho dato loro è un messaggio di fede
e di speranza nel Signore.