La preghiera del Papa per le vittime della sciagura ferroviaria di Santiago di
Compostela: 80 morti
La tragedia ferroviaria avvenuta ieri sera in Spagna ha colpito profondamente Papa
Francesco, che da Rio de Janeiro, dove si trova per la Giornata Mondiale della Gioventù,
ha espresso per telegramma e attraverso un tweet il proprio dolore per il deragliamento
di un treno in procinto di giungere a Santiago di Compostela, meta di tanti pellegrini,
in particolare oggi, festa di San Giacomo. Drammatico il bilancio ancora provvisorio
della tragedia, con 80 morti e 94 feriti, di cui 35 in gravi condizioni, 4 di questi
ultimi sono bambini. Il servizio di Marco Guerra:
“Chiedo a sua
eccellenza che faccia giungere a quanti stanno soffrendo per questa disgrazia e ai
loro familiari la mia vicinanza spirituale”: così Papa Francesco scrive nel telegramma
di cordoglio indirizzato all’arcivescovo di Santiago di Compostela, mons. Julian Barrio
Barrio. Assieme alle parole di incoraggiamento, il Pontefice impartisce una speciale
benedizione apostolica a tutti gli spagnoli affidandoli all’intercessione di San Giacomo
Apostolo. La peggiore sciagura ferroviaria della Spagna dal dopoguerra a questa parte
giunge, infatti, alla vigilia del giorno dedicato a San Giacomo e colpisce la Città
che porta il suo nome, meta di pellegrini da tutto il mondo. Il deragliamento del
treno ad alta velocità sulla tratta Madrid-Ferrol è avvenuto alle 20:42 di ieri sera,
a poco più di tre chilometri dalla stazione della città galiziana. Il convoglio viaggiava
a 180 km orari, 120 oltre il limite di quel tratto, e si è rovesciato in una curva,
con in vagoni finiti uno sopra l'altro. Fra i testimoni c'è chi dice di aver sentito
un'esplosione: probabilmente il boato dell'urto, le autorità hanno subito escluso,
infatti, l’ipotesi dell’attentato. Due le inchieste aperte per accertare la dinamica,
fra gli indagati il macchinista del treno. Tra i particolari emersi, il fatto che
il treno aveva quattro minuti di ritardo e che aveva superato un collaudo pochi giorni
prima. I soccorsi sono andati avanti tutta la notte. Al mattino è arrivato in visita
il premier, Mariano Rajoy, nativo proprio di Santiago, mentre l’amministrazione cittadina
ha annullato i festeggiamenti dedicati a San Giacomo, che avrebbero dovuto prendere
il via proprio oggi. Tre i giorni di lutto indetti dal governo nazionale.
Sulla
tragedia che ha colpito Santiago di Compostela, le parole di conforto dell’arcivescovo
della diocesi mons. Julian Barrio Barrio:
R. - Vorrei
offrire un messaggio di speranza ai familiari delle vittime. Mi sono ricordato molto
in questi momenti di quelle parole che Dante faceva dire al Santo Apostolo quando
gli diceva: “ Fa che in questo santuario risuoni la speranza!”. Quando ho appreso
la notizia di questa tragedia, mi sono recato nella cappella per pregare per coloro
che sono morti, per coloro che sono rimasti feriti e per le famiglie, affinché trovino
la serenità, la pace e la consolazione, in questi momenti tanto necessarie per loro.
D.
- La comunità di Compostela come sta reagendo alla tragedia?
R. - Nella Messa
che abbiamo celebrato ho ringraziato tanto la comunità per la disponibilità, per la
generosità, per tutto quello che ha fatto e che sta facendo. Un vero esempio di grande
umanità. Ho ringraziato tante persone che dal primo momento hanno messo disposizione
le proprie possibilità.
D. - Proprio oggi, era previsto l’inizio dei festeggiamenti
per San Giacomo Apostolo. Nella preghiera per le vittime fatta questa mattina, avete
chiesto il suo conforto. Il Santuario può essere anche un punto di riferimento in
questa tragedia?
R. - Senz’altro. All’Apostolo ho chiesto di darci il coraggio
per bere questo calice del Signore in questo momento non facile. Ho potuto vedere
come questi pellegrini che sono arrivati oggi fossero commossi. Ho avuto l’occasione
di parlare con alcuni di loro e il messaggio che ho dato loro è un messaggio di fede
e di speranza nel Signore.