Egitto. Scontro aperto tra l’esercito e i Fratelli musulmani
Un invito a manifestare pacificamente e a respingere quello che definiscono “un golpe
militare sanguinoso” è arrivato oggi dalla guida spirituale dei Fratelli musulmani
in Egitto, Mohamed Badie, raggiunto ieri da un mandato di arresto. È la riposta della
Fratellanza all’appello del capo dei militari, el Sissi, a scendere in piazza in massa.
Il servizio di Roberta Barbi:
È sempre più
profonda la spaccatura tra l’esercito e i Fratelli musulmani in Egitto. Ieri, il religioso
sunnita Badie, a guida della Fratellanza ,è stato raggiunto da un mandato d’arresto
emesso dalla Procura assieme a quello per altri otto dei suoi notabili e ha reagito
invitando i suoi a una manifestazione pacifica contro il “colpo di Stato” che ha destituito
il presidente Morsi. Al tempo stesso, ha lanciato una fatwa contro gli egiziani
che risponderanno a “qualsiasi chiamata alla guerra civile”. Si tratta chiaramente
della risposta a distanza all’appello del capo dell’esercito, el Sissi, che ieri ha
invitato gli oppositori anti-Morsi a scendere in piazza per appoggiare la lotta delle
forze armate contro il terrorismo. Su questo si è pronunciato anche il secondo partito
islamico d’Egitto, Nour, che richiama i militari e lo Stato a compiere il proprio
dovere “all’interno della legalità”. Si prospetta dunque per domani una giornata ricca
di tensione, in occasione del terzo venerdì del mese sacro del Ramadan, mentre non
si arrestano le violenze nella “terra di nessuno” del Sinai, dove almeno quattro persone
ieri hanno perso la vita a el Arish.