2013-07-24 14:50:38

Droga: cala il consumo ma aumenta l'uso di cannabis fra i ragazzi


In Italia diminuisce il consumo di droga, ma fra i ragazzi dai 15 ai 19 anni cresce quello di cannabis, che passa dal 19,4% del 2012 al 21,43% di quest’anno. I dati provengono dalla Relazione al Parlamento 2013 sull'uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia, elaborata dal Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa). A preoccupare è tra l’altro l’evidente correlazione nei più giovani fra gioco d’azzardo e consumo di droghe e il boom di siti Internet che vendono sostanze stupefacenti. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

I ragazzi italiani consumano più cannabis con un aumento del 2,29% rispetto all’anno scorso. La Relazione 2013 del Dipartimento Politiche Antidroga fotografa il nesso fra il maggiore uso di cannabis fra i giovani dai 15 ai 19 anni e il numero crescente di siti Internet che offrono sostanze o ne promuovo l’uso: se ne contano ormai più di 800 mila, mentre nel 2008 erano circa 200 mila. I ragazzi sono quelli che più vanno su Internet e sui social network e quelli che più adoperano i giochi d’azzardo sono anche quelli che risultano adoperare di più le droghe: i giovani con comportamenti di gioco patologico presentano un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano, che hanno invece una prevalenza di uso di sostanze del 17,5%. Questa correlazione fra droga, siti Internet e gioco d’azzardo è preoccupante? Lo abbiamo chiesto a Mario Cipressi, membro del consiglio nazionale della Fict, la Federazione italiana comunità terapeutiche:

“Molto, molto. Anche perché è il sentore di un uso molto privato delle sostanze. Ormai, il gioco d’azzardo non è più da confondere con quello delle grandi sale dove si fa videopoker, ma è soprattutto sul computer. Quindi, le due cose si combinano: dalla solitudine della sostanza alla solitudine del gioco d’azzardo nella propria camera”.

Globalmente, cala invece il consumo di droga della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni, che per circa il 95% non ha assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi. L’indagine ha poi rilevato l’esistenza di un nuovo mercato in espansione di oltre 250 nuove molecole in entrata sul territorio italiano, come i cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine. I soggetti tossicodipendenti con bisogno di trattamento risultano poi essere circa 438.500 mila, di questi oltre 277mila non risultano essere in trattamento presso i servizi di assistenza. Secondo il Dap, poi nel 2012 gli ingressi in carcere di soggetti con problemi socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione passando da 22.413 a 18.285 e il 34,5 % dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà nel corso dell'anno. Bisogna “prevenire precocemente il consumo soprattutto negli adolescenti sviluppando consapevolezza e modelli educativi verso stili di vita sani”, dice il direttore del Dpa Giovanni Serpelloni, preoccupato dal “calo degli investimenti eseguiti dalle Regioni”, registrato nel settore dei progetti di prevenzione. Sulle necessità più urgenti, sentiamo ancora Mario Cipressi:

“Per noi, sono tre i punti. Uno, la necessità di una politica che si interessi a questo argomento delle dipendenze da sostanze e senza sostanze. Due, è vero quello che dice Serpelloni, cioè che calano le risorse per la prevenzione, ma constatiamo nella pratica quotidiana che calano anche le risorse per i trattamenti per le strutture del pubblico e del privato. Terzo, necessaria una redistribuzione nuova di risorse per chi vuole smettere con le sostanze. Questi sono i tre punti: non solo prevenzione, ma anche attenzione politica e attenzione alle strutture di recupero dalla droga”.







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