L'appello di Francesco: "Non isoliamo i giovani dalla società!"
Sr. Mariangela Tassielli, religiosa delle Figlie di S. Paolo - Servizio Pastorale
giovanile Appena giunto
a Rio de Janeiro Papa Francesco ha ricordato ai giovani che Cristo, come la statua
del Redentore del Corcovado, li aspetta e li attrae con le sue braccia aperte. Perchè
ha fiducia di loro e vuole affidare loro il futuro della missione. Ma contemporaneamente,
già mentre era in viaggio verso il Brasile, il Papa si è rivolto con intensità alle
generazioni adulte, che hanno in mano le redini del presente, le responsabilità educative
e politiche che riguardano la vita dei giovani. Li ha invitati con decisione a dare
spazio alla promessa che c'è in ogni giovane.Nelle parole di Francesco c'è
l'orizzonte del futuro, ma anche la consapevolezza di un presente difficile che non
può diventare di ostacolo per le nuove generazioni. Ha colpito anche il suo appello
a non dimenticare il contributo degli anziani. Francesco si mostra con una tempra
forte e tenace, un'efferevescenza dello spirito - che in lui si fa visibile - ma
anche con una delicatezza d'animo che gli permette di essere non solo padre, ma anche
fratello, amico, compagno di ciascun essere umano. Interessante infine anche il
forte invito del Papa a non considerare i giovani in modo isolato, rispetto al loro
contesto sociale. A volte, nella pastorale, rischiamo di isolarli, occupandoci di
loro solo nei grandi eventi oppure solo nell'ambito di una pastorale specializzata.
Ad esempi,o si ripete sempre che i giovani sono il nostro futuro, ma in realtà sono
il nostro presente. Molti sono impegnati politicamente, civilmente e in ambito pastorale.
Ma poche volte ci pensiamo. Ma anche la pastorale della Nuova Evangelizzazione tende
a isolarli spesso in una pastorale pre-costituita, un po' artefatta e distante dalla
vita. Dovremmo tutti avere il coraggio di coinvolgere i giovani nella verità e nella
serietà della vita. Papa Francesco ci sta spiazzando proprio perché ha il coraggio
dell'incontro, di gettarsi nella realtà. Questo Papa ci invita ad entrare nella
realtà, avendo il coraggio di sporcarci le mani. Noi, ai nostri giovani questo non
lo diciamo. Quando il Papa, nel suo recente Angelus, ha invitato i giovani a pregare
- chiedendo a Dio: "Signore che devo fare della mia vita?" - ha detto a ogni giovane
di non isolarsi, ma anche invitato gli adulti a coinvolgerli nella realtà. (Intervista
a cura di Fabio Colagrande)