2013-07-23 15:56:45

GMG, "Grazie a tutti voi e a tutte le autorità per una magnifica accoglienza in terra carioca"


RealAudioMP3 "Io non ho né oro né argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo!". Papa Francesco è stato accolto da un bagno di folla al suo arrivo a Rio de Janeiro per la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù. Nel discorso alla cerimonia di benvenuto ha detto che "la gioventù è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo, e quindi ci impone grandi sfide. La nostra generazione si rivelerà all'altezza della promessa che c'è in ogni giovane quando saprà offrirgli spazio; tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo; dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l'educazione assicurandogli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l'eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti". Lo scalabriniano P. Cesare Ciceri, da Copacabana, parla di una spiaggia affollatissima e gremita nelle ultime ore che precedono la celebrazione della messa di apertura: "Cristo mette la fede nei giovani: è questo - dice - il motto di questa Gmg che già circola tra la gente di qui. Nel giovane incontriamo il Cristo che ama, che soffre e che serve. Quando il Papa ha chiesto di permettergli di bussare con delicatezza ai nostri cuori per stare con noi questa settimana, molti miei parrocchiani si sono letteralmente messi a piangere per la commozione". Aura Miguel, vaticanista di Radio Renascena, al seguito del Papa, sottolinea la sua imprevedibilità, stimolante per il mestiere di giornalista: "Quella valigetta con cui è salito a bordo dell'aereo è il simbolo di un Papa che non vuole nascondere nulla". (a cura di Antonella Palermo)







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