Il card. Scherer: il Brasile è migliorato, ma bisogna fare ancora tanto per la giustizia
sociale
Rio de Janeiro sta accogliendo in queste ore centinaia di migliaia di persone. Ma
quale Brasile troveranno quanti partecipano alla Gmg. Uno dei nostri inviati, Silvonei
Protz, lo ha chiesto al cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San
Paolo:
R. - Io direi
che troveranno un Brasile cambiato rispetto a quello che era stato fino a 10, 20 anni
fa. Oggi abbiamo un Paese che ha uno sviluppo economico abbastanza intenso, ma che
ha bisogno ancora di distribuire meglio le risorse, far partecipare meglio tutta la
popolazione. Abbiamo certamente ancora moltissimi poveri e gran parte della popolazione
non sente ancora migliorata la loro vita, malgrado il Paese si trovi attualmente in
una condizione economica abbastanza vantaggiosa. Quello che posso dire è che troveranno
un Paese come sempre accogliente, ospitale, un Paese con moltissime facce diverse,
molte etnie, molte culture dove tuttavia tutti si sentono brasiliani, amano il Paese,
sono fieri del Paese e sono contenti di accogliere i giovani. Certo, i giovani si
preparino anche a qualche disagio, può darsi che non trovino ovunque il conforto che
si aspettavano, ma l’esperienza della Giornata sarà sicuramente fantastica. Un incontro
gioioso, un incontro di Chiesa, di fede in un Paese che può dare al mondo un segno
di speranza.
D. - Le manifestazioni delle ultime settimane in Brasile preoccupano
un po’ l’organizzazione ed i giovani che vengono da fuori?
R. - Direi che queste
manifestazioni non sollevano preoccupazioni particolari per l’organizzazione della
Giornata. Che queste manifestazioni abbiano anche in qualche modo un riflesso nei
giorni della Giornata è possibile, anzi direi che il contrario non sarebbe normale
vista l’adunanza di tanti giovani ed anche per le insoddisfazioni sociali dei giovani,
di molti giovani per un Paese che ancora deve fare tanto per la giustizia sociale,
per la solidarietà sociale… Non sarebbe normale se tutto questo non avesse anche qualche
riflesso nella Giornata. Però questo non dovrà compromettere la realizzazione della
Giornata, questo sicuramente non avverrà ed i giovani potranno muoversi tranquillamente
senza avere paura. Le manifestazioni durano ormai da tre settimane, sono organizzate
pacificamente e non ci sono fatti particolari di violenza, di repressione. Perciò
la Giornata mondiale della gioventù si svolgerà sicuramente in sicurezza, in tranquillità
e serenità.