Il Papa a Santa Maria Maggiore. Il card. Abril y Castelló: ha affidato alla Vergine
il suo viaggio a Rio
Papa Francesco affida dunque il suo viaggio a Rio per la Gmg alla Madre di Dio. E
lo ha fatto in modo particolare recandosi a sorpresa in visita alla Basilica di Santa
Maria Maggiore. Ascoltiamo in proposito il cardinale Santos Abril y Castelló,
arciprete di questa Basilica papale, al microfono di Sergio Centofanti:
R. – Il Santo
Padre ha desiderato fare questa visitina alla Basilica per pregare e chiedere la protezione
della Madonna, perché il viaggio a Rio, per la Giornata mondiale dei giovani, porti
molti frutti. Ha pensato di ripetere la visita che aveva fatto all’inizio del Pontificato,
quando venne ai piedi della Madonna Salus populi romani per invocare la protezione
del Signore sul suo Pontificato. E ha pensato che, data l’importanza ecclesiale che
ha un raduno come questo, dei giovani di tutto il mondo, di venire qui perché possa
avere molti frutti, che serva per scuotere i giovani e che possano vivere i valori
cristiani non soltanto nella propria vita personale, ma anche testimoniandola nella
società che oggi ha tanto bisogno di persone che, illuminate dalla propria fede, siano
poi capaci di manifestare nel mondo il desiderio di collaborare per il bene di tutti,
come il Santo Padre sta insistendo in maniera particolare, per quelli che più ne hanno
bisogno, per i poveri, per quelli che non possono difendersi. Questa è stata l’intenzione
di fondo che il Santo Padre ha manifestato e perciò ha voluto fare questa visita che
è risultata un pochino inattesa: non lo aspettavamo. Però, credo che sia molto, molto
giustificata …
D. – Quindi, il Papa affida la Gmg alla Vergine Maria …
R.
– Sì. Lui – lo sappiamo molto bene – ha una profonda devozione mariana e perciò, lo
sta manifestando: la sua invocazione alla Madonna è costante. E ha pensato che sia
molto importante, in questo momento ecclesiale che stiamo vivendo, venire a pregare
perché la Madonna, la Madre di Gesù, la Madre della Chiesa, che è per noi, che intercede
sempre per noi, che ci protegge, che ci aiuta. Maria è la prima cristiana – come è
stata tante volte definita – è stata la migliore cristiana, che ha seguito suo Figlio
con una fedeltà assoluta e pertanto da Lei impariamo anche noi e che imparino anche
i giovani, ad essere capaci di testimoniare, poi, nel mondo che sono una speranza
forte per la Chiesa e anche per la società.
D. – Il Papa ha rivolto alcune
parole anche ai fedeli presenti …
R. – Sì. Ha voluto spiegare, lui, per quale
motivo sia venuto a fare questa visitina inattesa proprio in vista del suo viaggio.
Io credo che volesse anche fare una “predica” con l’esempio, nel senso che ha voluto
indicare ai giovani che il ricorso a Maria è sempre qualcosa di molto importante e
che pertanto una devozione mariana bene intesa, come del resto tutte le manifestazioni
della nostra fede, può aiutare molto a creare una Chiesa nuova, una Chiesa più bella,
più dinamica, direi più cosciente del momento che stiamo vivendo, e che pertanto la
fede in questo mondo, nel quale si vive in maniera così forte il relativismo nella
vita personale, in quella sociale, nella legislazione eccetera, ci rende capaci di
dare una testimonianza nuova, specialmente i giovani, con uno slancio nuovo …
D.
– La comunità della Basilica di Santa Maria Maggiore seguirà in preghiera il Papa
a Rio de Janeiro …
R. – Sì, è naturale. Vogliamo farlo ed è perciò che abbiamo
proposto al Santo Padre di voler fare due cose: prima di tutto, ha voluto offrire
alla Madonna un mazzo di fiori, come lo aveva fatto anche nella prima visita che fece
dopo la sua elezione, e poi è stato acceso un cero che sarà il testimone di questa
costante preghiera: come ho promesso al Santo Padre nelle brevissime parole che gli
ho rivolto, vogliamo che questo cero sia il testimone della presenza costante di una
Chiesa in preghiera lì, nel tempio della Madonna, perché protegga il Santo Padre,
perché lo aiuti e soprattutto perché il suo viaggio porti tutti i frutti che egli
stesso sta aspettando in questo momento dalla Chiesa.