Pace, dono di Dio da accogliere: così il Papa per i 70 anni del bombardamento di San
Lorenzo
L’anniversario del bombardamento di San Lorenzo di 70 anni fa è un’occasione di preghiera
per gli scomparsi, un momento di riflessione su un flagello come la guerra, e un grato
ricordo del venerabile Pio XII, “padre sollecito e provvido” che si recò subito in
visita nel quartiere romano “tra le macerie ancora fumanti”. Lo sottolinea il Papa
in un telegramma inviato al cardinale vicario, Agostino Vallini, in occasione della
Messa da lui presieduta ieri pomeriggio nella Basilica del Verano in occasione della
ricorrenza. “La pace è un dono di Dio, si legge nel messaggio, che deve trovare anche
oggi cuori disponibili ad accoglierlo e ad operare per essere costruttori di riconciliazione
e di pace”. Francesco si sofferma poi sulla figura di Papa Pacelli, ricordandone la
premura nei confronti della popolazione "nell'ora della prova", nonché le celebri
parole espresse dallo stesso Pio XII in un radiomessaggio del 1939: «Nulla è perduto
con la pace, tutto può essere perduto con la guerra». "Il gesto di Papa Pacelli -
scrive il Pontefice - è il segno dell'opera incessante della Santa Sede e della Chiesa
nelle sue varie articolazioni, parrocchie, istituti religiosi, convitti, per dare
sollievo alla popolazione. Tanti vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose a Roma
e in tutta Italia furono come il Buon Samaritano della parabola evangelica, chinatosi
sul fratello nel dolore, per aiutarlo e donargli consolazione e speranza".