Egitto: nuovi scontri, iniziata al Cairo la visita del re di Giordania
È di quattro morti e una decina di feriti, il bilancio degli ultimi scontri avvenuti
in Egitto nel secondo venerdì di protesta del mese di Ramadan. Le vittime si sono
registrate tutte a Mansoura, ma disordini si sono verificati anche al Cairo. Intanto
nel Sinai due persone sono morte colpite da razzi sparati contro i civili. Il servizio
di Roberta Barbi:
Gli scontri
più gravi tra sostenitori e oppositori dell’ex presidente Morsi sono avvenuti a Mansoura,
nella regione del Delta del Nilo, dove quattro donne sono rimaste uccise e una decina
sono le persone ferite, ma disordini si sono verificati ieri in tutto l’Egitto dove
si celebrava il secondo venerdì del Ramadan. Al Cairo, dove oggi è iniziata la visita
del re giordano Abdallah – primo capo di Stato a visitare l’Egitto del dopo-Morsi,
con colloqui con il presidente Mansour e il premier el Beblawi - la polizia ha sparato
lacrimogeni contro i manifestanti pro-Morsi assiepati intorno al palazzo presidenziale,
mentre gli oppositori hanno sfilato a piazza Tahrir e verso il quartier generale delle
forze armate. Un corteo pacifico dei sostenitori dell’ex presidente, invece, si è
svolto pacificamente ad Alessandria. Due vittime si contano anche nel Sinai, dove
razzi sono stati lanciati contro la popolazione. Intanto il governo comincia a muovere
i primi passi: il ministro degli Esteri Fahmy ha fatto sapere che riesaminerà la rottura
dei rapporti diplomatici con Damasco, affermando che l’Egitto “sostiene il popolo
siriano nelle sua aspirazioni di libertà”, ma non ha intenzione di “foraggiare la
jihad”.