2013-07-19 14:54:49

Nasce un'helpline per l'assistenza psicologica dei giocatori d'azzardo


Presentata a Roma “Gioca Responsabile” una nuova helpline gratuita a livello nazionale a sostegno di giocatori e famiglie promossa da Lottomatica e Sisal. Un servizio gestito da professionisti che, nel rispetto dell’anonimato, offrono consulenza specializzata e terapeutica a soggetti con problematiche psicologiche, relazionali e legali legate all’eccesso di gioco. Federica Baioni ha raccolto due commenti. Il primo è quello di Giovanni Emilio Maggi, direttore delle relazioni istituzionali Sisal:00:02:48:58

R. - Un giocatore che sente di avere o che ritiene di avere un problema di eccesso di patologie, un qualunque problema legato al gioco può o collegarsi con un sito Internet - giocoresponsabile.it - o viceversa chiamare un numero verde, che è aperto dalle 9.00 del mattino alle 22.00, sei giorni su sette, quindi tutti i giorni esclusa la domenica, e presentare in modo assolutamente riservato e anonimo il problema che ritiene possa avere. Viene guidato così in un percorso di supporto, gestito da Federserd, che è il nostro partner istituzionale e non soltanto operativo, che interviene poi sul territorio, se la persona lo desidera, con un supporto di tipo specialistico, psichiatrico o psicologico.

D. - Lei pensa davvero che questo potrebbe essere un nuovo strumento per abbattere la piaga del vizio al gioco?

R. - Il nostro intervento serve per affrontare i problemi dei giocatori che si sentono in una situazione di disagio nei confronti del gioco, che sono una percentuale - per fortuna - molto piccola rispetto al totale della popolazione che gioca. Ricordo che il gioco è e deve essere un momento di divertimento per la gente: purtroppo, però, c’è una piccola fascia di popolazione che questo momento di divertimento lo vive, invece, come un momento esagerato, come un momento eccessivo e, all’interno di questa, alcuni hanno effettivamente un problema di salute.

Di tutt'altro parere è Maurizio Fiasco dell’Associazione Consulta Antiusura:

R. - E’ curioso che si sfugga alla principale forma di responsabilità, che è la responsabilità civile per i propri comportamenti verso i giocatori d’azzardo patologico, che sono molte decine di migliaia, se non centinaia di migliaia. Rilancia la rispettabilità di un comportamento che ha dei danni sociali ormai apprezzati e valutati da molte entità: di fatto si vuole cancellare il nesso tra una condotta - l’azzardo nei tempi della grande recessione economica, l’arruolamento all’azzardo di giovani, casalinghe, pensionati, strati crescenti della popolazione - e il giudizio e la impossibilità di reggere questo ritmo. Ricordiamo che l’anno scorso si sono contabilizzati circa 88 miliardi di giocato: il 12 per cento dei consumi nazionali!

D. - Un dato importante. Per quanto riguarda il servizio “Gioca Responsabile”, comunque, c’è un’assistenza addirittura psicologica al giocatore compulsivo, se così possiamo chiamarlo, cosa ne pensa?

R. - E’ un modo per rilanciare la rispettabilità di un comportamento, di un business, di un sistema di sfruttamento delle fragilità sociali, psicologiche e culturali di un Paese.







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