2013-07-19 17:34:13

Brasile, la forza di un Paese con grandi paradossi sociali e culturali


RealAudioMP3 "Le proteste sociali di questi giorni si spiegano con la politica brasiliana vittima dei successi di questi anni". Per Paolo Magri, vicepresidente dell'Ispi, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, "il Paese in questi anni è cresciuto, oggi un po' meno, ma disuguaglianza e povertà sono radicalmente diminuite, passando da una povertà assoluta del 30% della popolazione nel 1977, al 20% dei nostri giorni". "Si è formato in questi anni un ceto medio, grazie al programma del governo Lula di incentivi alle famiglie, obbligate a mandare i loro figli a scuola in cambio di aiuti economici e sanitari". "Ceto medio che oggi chiede di più, trasporti che funzionano, ospedali organizzati, ceto medio che ha dignità ma non ancora cittadinanza nel Paese", ostacolato spesso dalla corruzione e dagli interessi di pochi. Il sociologo Francesco Morace, presidente dell'Istituto di ricerca sull'innovazione sociale per il marketing Future Concept Lab con sede a Milano e San Paolo, nel libro "Eu, Brasil" (Nomos edizioni), sottolinea le potenzialità di un Paese "con grandi paradossi culturali e sociali ma anche con grande vitalità creativa e produttiva". "Una società, quella brasiliana, caratterizzata da un sincretismo culturale e religioso di cui i giovani, tecnologicamente molto avanzati, sono l'espressione più forte". (a cura di Luca Collodi)







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