Il nunzio in Malaysia: “La religione non sia fonte di discordia”
Sull’annosa controversia riguardante la possibilità o meno per i cristiani della Malaysia
di usare il termine “Allah” per indicare Dio (l’unico esistente nella lingua bahasha),
è intervenuto anche il nunzio apostolico nel Paese, mons. Giuseppe Marino: “La religione
non può essere fonte di discordia nella società –sono le sue parole riportate dall'agenzia
Fides– come nunzio credo fermamente che il dialogo interreligioso sia il mezzo per
promuovere buone relazioni tra i popoli di diverse fedi che possono scoprire la bellezza
della fede degli altri”. In merito all’equivoco su alcune sue dichiarazioni, inoltre,
mons. Marino ha incontrato il ministro degli Esteri del Paese per ribadire che “non
è mai stata sua intenzione interferire negli affari interni della Malaysia”. La controversia
sull’uso del termine “Allah” risale al 2008, quando la Chiesa locale avviò un procedimento
contro una disposizione del governo; nel 2009 un tribunale diede ragione alla Chiesa
cattolica, ma poi il governo presentò un ricorso all’Alta Corte, che ancora non è
stato esaminato, e che la Chiesa chiede venga annullato. Le relazioni diplomatiche
tra Malaysia e Santa Sede sono state avviate nel 2011. (R.B.)