Snowden chiede asilo alla Russia. Putin: rapporti con gli Usa più importanti
Dopo tre settimane di permanenza nella zona di transito dell’aeroporto di Mosca, Sheremetevo,
la talpa del Datagate Edward Snowden ha avanzato ufficialmente una richiesta temporanea
di asilo alle autorità russe. Immediata la reazione degli Usa: “Espellete Snowden,
non è un attivista dei diritti umani”. Smorza i toni Putin, “i rapporti con Washington
più importanti delle beghe sui servizi segreti”. Marco Guerra:
La richiesta
di asilo temporaneo è stata consegnata ai rappresentanti del Servizio federale della
migrazione dall’avvocato Koutcherena, uno dei rappresentati delle Ong che venerdì
scorso hanno incontrato Snowden al terminal F dello scalo moscovita. L'esame della
richiesta potrebbe durare fino a tre mesi. In attesa di una risposta, Snowden non
potrà essere espulso. Dovrà rimanere nell'area transiti internazionali dell'aeroporto
o venir trasferito in un centro d'internamento. Nei piani della talpa del Datagate
c’è la volontà di rimanere in Russia in attesa di poter raggiungere l'America Latina.
Dunque, almeno ufficialmente, il Cremlino cerca di rimanere fuori da questa vicenda
e prova a smorzare i toni. Putin in persona ha affermato che i rapporti bilaterali
con gli Stati Uniti sono più importanti di “beghe sulle attività dei servizi segreti”.
La Casa Bianca non nasconde però tutta l’irritazione per il caso “La nostra posizione
è chiara: non c'é giustificazione legale per non consegnare Edward Snowden agli Stati
Uniti”. Il portavoce Carney ha quindi sottolineato come le autorità Usa siano in costante
contatto con quelle russe, rinnovando l'invito affiché Snowden sia rispedito in patria
per risponde alle accuse in un processo.