La Chiesa del Vietnam grata a martiri e missionari
I laici sono una risorsa irrinunciabile per la Chiesa del Vietnam, che con i suoi
5,6 milioni di cattolici – circa il 6.87% della popolazione – è la quinta chiesa dell’Asia
dopo Filippine, India, Cina e Indonesia. Lo conferma all'agenzia AsiaNews padre Vincent
Pham Trung Thành, superiore provinciale deii Padri Redentoristi in Vietnam: “Dopo
la presa dei vietcong del Vietnam del sud nel 1975 – racconta – abbiamo avuto molte
difficoltà nella nostra missione, ma grazie ai laici il numero di cattolici è cresciuto
di anno in anno”. Il primo grande slancio missionario nel Paese è avvenuto all’inizio
del XVII secolo grazie al gesuita Alexandre De Rhodes, che radunò fino a seimila cattolici,
ma ancora oggi, soprattutto verso i gruppi etnici che abitano le montagne e le immense
foreste di cui è composto il Vietnam, non si ferma. “La nostra Chiesa locale – aggiunge
il sacerdote – è in debito con i martiri, semi della nostra speranza, e con i primi
missionari come Andrea Phú Yên, giovane che lavorò con padre De Rhodes e contribuì
a costruire le prime comunità cristiane vietnamite studiando la cultura locale, imparando
la lingua e la psicologia del popolo”. (R.B.)