Caso Ablyazov. Letta difende Alfano, ma i renziani ne chiedono le dimissioni
Sale la tensione all’interno della maggioranza sul caso Ablyazov, la vicenda cioè
che ha portato all'espulsione dall'Italia della moglie Alma Shalabayeva e della figlia
del dissidente kazako. Una parte del Pd chiede le dimissioni del ministro dell’Interno
Alfano, difeso invece dal premier Enrico Letta. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Dalla relazione
del prefetto Pansa emerge la totale estraneità di Alfano. Il premier Letta chiede
piena chiarezza sul giallo kazako ma difende il vicepremier e ministro dell’Interno,
che riferendo ieri in Parlamento ha affermato che nessun ministro del Governo era
stato informato di quanto avvenuto nel caso Ablyazov. Versione confermata da Giuseppe
Procaccini, capo di Gabinetto dimissionario del ministro dell’Interno. Una posizione
indifendibile, affermano ampi settori del Pd, renziani ma non solo, che chiedono al
partito di sostenere la richiesta di dimissioni del responsabile del Viminale. Immediata
la replica del Pdl: se Alfano va a casa, dieci minuti dopo va a casa anche il governo.
Letta fa sapere che venerdì mattina sarà a Palazzo Madama, dove è in programma il
voto sulle mozioni di sfiducia ad Alfano annunciate da Sel e Movimento 5 stelle. Letta
intanto getta acqua sul fuoco: non vedo nubi all’orizzonte per il Governo, dice il
premier. Che da Londra, dove è stato ricevuto dal premier britannico David Cameron,
sottolinea: la stabilità politica è assolutamente necessaria, altrimenti sarà impossibile
ottenere la ripresa