Kenya: conclusa la missione umanitaria della Camillian Task Force
Si è conclusa il 30 giugno scorso la missione umanitaria in Kenya della "Camillian
Task Force" nell’area nordoccidentale di Wajir, dove in nove villaggi vivono migliaia
di famiglie di rifugiati somali. L’obiettivo primario della missione era la creazione
di un ponte di solidarietà tra le comunità musulmana e cristiana locali, la cui sopravvivenza,
negli ultimi dieci anni, è dipesa esclusivamente dagli aiuti alimentari, mentre ora
hanno iniziato a produrre cibo nel deserto come fonte alternativa al pascolo per la
sussistenza. L’agenzia umanitaria dell’Ordine degli Infermi diretta da padre Joseph
Khiyaniri – riferisce la Fides – si trovava in Kenya dal 2011, anno in cui una terribile
crisi alimentare dovuta al lungo periodo di siccità e alle evacuazioni di massa, colpì
il Paese e tutto il Corno d’Africa. A essere coinvolte furono circa 3 milioni e 750
mila persone, che videro interi raccolti andare distrutti e il bestiame versare in
condizioni talmente misere da causare un aumento spropositato dei prezzi dei generi
alimentari. Il coordinatore internazionale della task force d’intervento, padre Aris
Miranda, riferisce che all’inizio della missione trovarono nel Paese una situazione
gravissima, con circa 385 mila bambini sotto i cinque anni e 90 mila donne incinta
o in allattamento affetti da malnutrizione avanzata. Il progetto si è articolato in
due fasi: la prima si è concentrata sul tamponamento delle emergenze attraverso programmi
sanitari e di sicurezza alimentare. La seconda sulla sopravvivenza a medio e lungo
termine e sulla ripresa della comunità, tramite la formazione e l’agricoltura. (R.B.)