Siria. 13 morti a Damasco. Un intero quartiere sotto il tiro dei cecchini di regime
In Siria almeno 13 persone sono rimaste uccise ieri nel quartiere periferico di Qaboun
a Damasco, dove centinaia di famiglie di residenti si trovano bloccate e assiedate
in casa per la presenza di cecchini del regime che rendono difficile l'esodo. Il servizio
di Marina Calculli:
Almeno 13 persone
sono state uccise ieri nel corso dei combattimenti tra i ribelli e l’esercito. Secondo
il capo dell’Osservatorio Siriano per i diritti umani, un quartiere intero, Qaboun,
è tenuto in ostaggio, perché i soldati cecchini si sono appostati sui palazzi, rendendo
così impossibile l’evacuazione degli abitanti. L'opposizione denuncia che circa 200
persone sono trattenute in una moschea di questo stesso quartiere e lancia un appello
alla comunità internazionale perché eserciti pressioni sul regime e i prigionieri
vengano liberati. Nel comunicato non viene precisato però se si tratti di civili o
combattenti. Intanto la frattura tra l’esercito siriano libero, la prima forza militante
anti-Assad formata dai ribelli siriani, e le forze straniere presenti sul terreno
e legate ad al-Qaeda si accentua mentre la Siria diventa sempre più una calamita per
combattenti stranieri sunniti. I talebani pakistani hanno annunciato di aver allestito
campi d'addestramento e spedito centinaia di uomini in Siria per combattere al fianco
degli “amici mujaheddin”. Emerge sempre più una una strategia di unificazione delle
forze qaediste in Medio Oriente.