2013-07-15 14:35:37

Conversioni e istruzione, le nuove sfide della comunità cristiana in Malaysia


Nuove sfide da affrontare per la comunità cristiana della Malaysia, Paese a maggioranza islamica, in cui vivono 2,8 milioni di cristiani su una popolazione di 27 milioni di persone. Un primo nodo cruciale riguarda le conversioni al cristianesimo, specie nei bambini: la legge locale prevede che questa possa essere approvata previa autorizzazione da parte di entrambi i genitori, anche se in seguito, al caso concreto di un minore diventato cristiano, nel giugno scorso fu proposto un emendamento per limitare la concessione del permesso a un solo genitore. È prassi, invece, che all’interno di matrimoni misti i bambini si convertano all’islam senza alcuna autorizzazione. Il teologo e docente universitario Tan Hong Beng, segretario della Christian Federation of Malaysia, indica alla Fides altre due questioni ancora aperte: l’istruzione religiosa e l’utilizzo del termine “Allah”. Quanto all’istruzione, per ordine del Ministero, dal primo settembre 2013 gli studi islamici saranno introdotti come materia obbligatoria anche negli istituti privati d’istruzione superiore, nonostante l’opposizione della Malaysian Chinese Association. La seconda questione riguarda la controversia sull’uso del termine “Allah” per indicare Dio, che parte della comunità islamica vorrebbe impedire ai cristiani: in merito, nel 2009 un tribunale diede ragione alla Chiesa cattolica, ma i musulmani presentarono un ricorso all’Alta Corte che è ancora in attesa di mediazione. (R.B.)







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