Al via al Bambino Gesù il Giffoni Film Festival, rassegna cinematografica per ragazzi
Si sono accesi ieri all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i riflettori sulla
43.ma edizione del Giffoni Experience, che si svolgerà dal prossimo 19 al 28 luglio,
nella cittadina campana. Alla manifestazione sono oltre 150 le opere in concorso,
che saranno giudicate da otto speciali giurie formate tutte da bambini e ragazzi
dai 3 ai 18 anni. Marina Tomarro ha intervistato il direttore artistico del
festival, Claudio Gubitosi:
R. - Un atto
dovuto da parte del Giffoni, che quattro giorni prima, mentre sta riscaldando i motori,
mentre già migliaia di ragazzi viaggiano da ogni parte del mondo per incontrarsi in
questo piccolo Paese in provincia di Salerno, che da 43 anni è il loro punto di riferimento,
noi abbiamo iniziato da Roma, dal Bambino Gesù, senza enfasi… Quello che è lo stile
sia dell’ospedale che nostro. Quindi è stato bellissimo tagliare il nastro in mezzo
a tanti bambini! Noi abbiamo 3.300 ragazzi a Giffoni, di quelli che fanno parte delle
cosiddette giurie, che sono di 51 nazioni. Abbiamo voluto portare un po’ di film,
un po’ della nostra presenza, un po’ di calore. Giffoni è un luogo dove i ragazzi
incontrano, tra l’altro, se stessi: conoscendosi, comprendendo anche meglio le diversità,
quell’esperienza non la lasceranno mai, la porteranno nel cuore, perché li segnerà
veramente per tutta la vita.
D. - Quale sarà il filo conduttore di questa
43.ma edizione?
R. - Abbiamo scelto un tema, quest’anno, un po’ particolare
“Forever Young”: lo stiamo applicando un po’ dappertutto. Abbiamo raccontato il programma
in un luogo di 2.600 anni, i tempi di Paestum. Allora che cos’è la gioventù? Perché
non è soltanto un concetto fisico, che sicuramente il tempo segna, ma è un processo
mentale. Sentirsi giovani sempre, dentro; avere la capacità di lottare, ma soprattutto
di esprimere quelle energie; vivere. La gioventù è vita a qualunque età!
D.
- Cosa vuol dire promuovere il cinema per ragazzi?
R. - Giffoni presenta film.
Sono storie di vita, storie di famiglie, storie di disagi, ma anche storie di attesa,
di speranza. Sono storie bellissime che cercano di coinvolgere questa società, che
spesso ignora i ragazzi, che li tratta - appunto - come futuro, ma cancellandoli dal
presente e che mette in discussione la loro qualità, ma anche la loro capacità. Abbiamo
l’obbligo, il dovere di dare ai ragazzi serenità, di far loro capire che il futuro
dipende anche da loro stessi, da quello che fanno, da come imparano, da come si formano,
dal rispetto appunto che hanno per gli altri. Nei film di Giffoni questo c’è! Quindi
Giffoni propone un pacchetto di discussione, che serve appunto a rendere meglio il
valore di questa generazione, che - a mio parere - è eccezionale!