2013-07-14 13:35:02

Siria. Opposizione: 200 persone trattenute in moschea a Damasco; proseguono gli scontri tra fazioni


L’opposizione siriana ha lanciato oggi un appello alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale affinché eserciti pressioni sul governo di Assad per liberare 200 persone – non è chiaro se si tratti di civili o di militanti – che sarebbero trattenute dall’esercito nella moschea di Qabun, quartiere a nordest di Damasco. Intanto continuano le lotte interne tra le diverse anime dell’opposizione, in particolare scontri tra il Libero Esercito siriano, i jihadisti dell’Islamic State of Iraq and Syria e quelli di Jabath al Nusra legati ad al Qaeda si sono verificati nelle provincia settentrionale di Idlib per ottenere il controllo assoluto delle armi. Sarebbe, inoltre, d’Israele, secondo la Cnn, la responsabilità del bombardamento di Latakia, il 5 luglio scorso, in cui sono andati distrutti missili Yakhont di produzione russa, che il Paese ebraico considera una minaccia per le proprie forze navali nel Mediterraneo orientale. Il quotidiano panarabo saudita Ashraq al Awsat pubblica stamani un’intervista al ministro degli Esteri iracheno Zebari secondo il quale Assad avrebbe usato in Siria armi chimiche, anche se su scala ristretta, mentre esisterebbe – a suo dire - un accordo sotterraneo Usa-Russia per mantenere il presidente siriano al potere fino alla scadenza del suo mandato nel 2014: escluso, quindi, l’intervento internazionale nel Paese. Infine, il governo francese conferma che sono vivi i due giornalisti di Europe 1 scomparsi nel giugno scorso mentre si stavano recando ad Aleppo, e di lavorare per il loro rilascio. (R.B.)







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