Papua Nuova Guinea: preoccupazione dei vescovi per le gravidanze tra le adolescenti
Preoccupa il crescente fenomeno delle gravidanze indesiderate, per lo più di ragazze
adolescenti, nello Stato oceanico di Papua Nuova Guinea. Ogni anno, qui, il 5% delle
giovani che vanno a scuola rimane incinta, mentre la percentuale globale a livello
nazionale è del 13%. La Chiesa cattolica e le altre chiese cristiane del Paese lanciano
l’allarme, perché nella maggior parte dei casi i bambini nati da coppie adolescenti
sono a rischio abbandono, con evidente impatto sul tessuto sociale. Eppure la Chiesa
è lasciata sola nel suo lavoro di prevenzione, come denuncia in una nota pervenuta
alla Fides e firmata dalla Conferenza episcopale di Papua Nuova Guinea e delle Isole
Salomone: “Si tirano in ballo la famiglia e l’educazione – scrivono i vescovi – ma
ci sono gravi carenze nel sistema dell’istruzione che non può limitarsi a presentare
la struttura fisiologica del corpo umano come maschio e femmina, ma dovrebbe mostrare
l’unione sessuale in un contesto autenticamente umano, culturale e spirituale”. La
Chiesa, quindi, si sente lasciata sola nel suo impegno a promuovere tra i giovani
un comportamento sessuale responsabile: “Si preferisce una distribuzione massiccia
di anticoncezionali – concludono i presuli – anziché educare all’amore come tesoro
da vivere in maniera costruttiva e positiva”. (R.B.)