Egitto: interrogatorio di Morsi mentre si profila il nuovo governo
Spionaggio, incitamento all’uccisione di manifestanti e danni all’economia: sono queste
le accuse che pendono sul capo dell’ex presidente egiziano Morsi interrogato ieri
dagli inquirenti che mirano anche ad accertare il coinvolgimento di Hamas nella sua
fuga dal carcere durante la rivoluzione contro Mubarak. Intanto si profila la composizione
del nuovo governo del premier El Beblawi. Il servizio di Roberta Barbi:
La Procura egiziana
ha confermato di aver avviato le indagini sull’ex presidente Morsi e alcuni esponenti
dei Fratelli Musulmani accusati di spionaggio, incitamento all’uccisione di dimostranti
e danni all’economia. Ma i magistrati che oggi stanno interrogando il deposto presidente
nella località segreta dove è detenuto, mirano ad accertare anche eventuali complicità
di Hamas nella fuga di Morsi dal carcere il 29 gennaio 2011, in piena rivoluzione,
ipotesi che se confermata farebbe scattare per lui anche l’accusa di tradimento. Sul
fronte della politica interna, intanto, solo Nabil Fahmy, ex ambasciatore egiziano
negli Usa ha accettato di diventare ministro degli Esteri nel prossimo governo El
Beblawi, che dovrebbe vedere la luce la prossima settimana e che dovrà riportare il
Paese nel solco della democrazia. Tra gli altri nomi circolati ci sono l’economista
El Din, nominato vicepremier con delega alla Sicurezza dello Stato, Ashraf al-Araby
che dovrebbe tornare ad essere ministro per la Pianificazione e Hany Kadri Dlmian
alle Finanze. Intanto la Fratellanza musulmana fa sapere che non accetterà nulla dal
nuovo governo e invita i suoi sostenitori a tornare in piazza fino al ritorno del
“legittimo presidente”.