Siria: allarme armi chimiche. Gli ispettori Onu pronti ad entrane nel Paese
In Siria non si placa il conflitto tra pro e contro Assad. Secondo la Coalizione nazionale
dell'opposizione il regime ha ucciso da marzo 2011 oltre 1.700 bambini di età inferiore
ai 10 anni. Intanto arriva la conferma che un esperto di armi svedese ed un funzionario
delle Nazioni Unite andranno a Damasco per cercare di concordare le modalità con cui
indagare sulle accuse dell'utilizzo di armi chimiche nel conflitto siriano. Il servizio
di Marina Calculli:
Via libera alla
commissione d’inchiesta ONU che verificherà in Siria se ci sia stato effettivamente
uso di armi chimiche. Il palazzo di Vetro ha ufficialmente accettato l’invito di Damasco,
sebbene il regime di Asad avesse per molto tempo negato agli esperti la possibilità
di verificare sul terreno. Mentre inoltre i ribelli respingono le accuse della Russia
che ha sostenuto di avere prove che siano stati i militanti dell’opposizione ad usare
gas sarin ad Aleppo, la Russia insiste nel voler rendere pubbliche le prove. La degenerazione
del conflitto intanto complica la situazione sul terreno, soprattutto per il carattere
di molti islamisti che dall’esterno sono penetrati nel conflitto. Due sono i gruppi
principali: il fronte al-Nousra e lo Stato islamico dell’Iraq, un gruppo che vorrebbe
unire il Levante e trasformarlo in califfato. Entrambi sono affiliati ad al-Qaeda.
Due anni fa la popolazione locale aveva accolto questi combattenti per rafforzare
il fronte anti-Asad. Ma ieri a Manbij nel nord del paese una manifestazione ha protestato
contro la loro presenza in Siria. Gli abusi di potere nei confronti della popolazione
si fanno sempre più pesanti.