Il card. Rylko: a 10 giorni dalla Gmg, c'è grande attesa a Rio per l'arrivo del Papa
E' rientrato due giorni fa in Vaticano da Rio de Janeiro, il Presidente del Pontificio
Consiglio per i Laici, il card. Stanislaw Rylko il quale ha messo a punto gli
ultimi preparativi per la Giornata Mondiale della Gioventù che inizia tra dieci giorni
e che vedrà la presenza di Papa Francesco, il primo Papa latinoamericano. A Rio cresce
di giorno in giorno l'attesa per questo evento che dal 23 al 28 luglio prossimi, coinvolgerà
centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, come spiega al microfono
di Roberto Piermarini, il card. Rylko:
R. - In Brasile,
ma soprattutto a Rio de Janeiro, si respira veramente un clima di grande attesa per
la visita del Santo Padre e per la Giornata Mondiale della Gioventù. Ogni GMG ci sorprende
sempre per la carica di gioia e di speranza che comunica non solo alla Chiesa intera,
ma a tutto il mondo. Ovviamente in Brasile, la grande attesa è per la visita di Papa
Francesco – il primo Papa latinoamericano – che ha già conquistato il cuore di tutti
noi.
D. - A che punto sono i preparativi per la GMG?
R. - Mancano ormai
pochi giorni all’inaugurazione della GMG di Rio. È facile immaginare con quale impegno
si stia lavorando nella città carioca per poter offrire l’accoglienza migliore al
Papa e ai giovani provenienti da tutto il mondo. Il Comitato Organizzatore Locale
lavora giorno e notte, sono impegnati centinaia di volontari. In particolare, si sta
lavorando per allestire i luoghi nei quali avverranno i grandi raduni dei giovani:
Copacabana e Guaratiba. Sono sicuro che tutto sarà pronto per il giorno di apertura
della GMG. Personalmente sono stato molto colpito dalla generosità e dall’intelligenza
di quanti sono impegnati in questi preparativi. Non dimentichiamo che si tratta di
un evento che, in assoluto, non ha eguali nel mondo, per quanto riguarda le dimensioni
– è veramente un evento mondiale, possiamo dire cattolico…
D. - Card. Rylko
è soddisfatto dell’accoglienza che le diocesi brasiliane daranno ai giovani provenienti
da tutto il mondo?
R. - La Giornata Mondiale della Gioventù coinvolge non solo
la città che l’accoglie, ma tutta la Chiesa che vive in quel Paese. Anche il raduno
di Rio interessa non solo la città carioca, ma l’intera Chiesa brasiliana, ed è preceduto,
infatti, dalla cosiddetta “Settimana missionaria”, durante la quale i giovani provenienti
dai vari Paesi avranno la possibilità di visitare gran parte delle Diocesi brasiliane
e di rendere così la loro testimonianza di fede. Sono visite importanti anche perché
permettono ai giovani di toccare quasi con mano il tessuto vivo della Chiesa che vive
in Brasile.
D. - Quanti giovani si prevedono a Rio?
R. - Parlare di
numeri è sempre difficile. Noi, come organizzatori, più che sui numeri insistiamo
sull’iter di preparazione spirituale di ogni giovane partecipante. I frutti spirituali
di ogni GMG dipendono molto dal lavoro pastorale che precede e da quello che segue
l’evento. In ogni caso, per quanto concerne i numeri posso dire che il luogo preparato
per la veglia e la celebrazione eucaristica conclusiva della GMG di Rio è molto più
grande di Cuatros vientos a Madrid. Non mi meraviglierei dunque se a Rio arrivassero
più di due milioni di giovani…
D. - Le proteste sociali di queste ultime settimane
in Brasile crede che potranno creare problemi allo svolgimento della GMG?
R.
- Sono appena rientrato da Rio de Janeiro e posso dire che, attualmente, il clima
generale in tutto il Paese è calmo. Il Governo Federale e quello dello Stato di Rio
ci assicurano che faranno tutto il possibile perché la GMG e la visita di Papa Francesco
si possano svolgere in modo sereno e senza alcun disturbo. Personalmente sono molto
fiducioso.
D. - Papa Francesco fin dall’inizio del suo Pontificato si è dimostrato
padre e amico dei giovani. Cosa si aspetta il Papa da questa Giornata di Rio?
R.
- Papa Francesco in questi primi mesi di pontificato ha dimostrato che i giovani costituiscono
una delle sue priorità. Ha dimostrato anche una grande capacità di dialogare con loro.
Abbiamo visto in varie occasioni l’affetto che i giovani nutrono per questo Papa e
lo ascoltano volentieri… Sicuramente per Papa Francesco la GMG di Rio sarà un’occasione
di grande semina evangelica, che ha come traguardo principale quello di aiutare i
giovani ad incontrare Cristo – l’unica speranza che non delude. La statua del Cristo
Redentore del Corcovado con le braccia spalancate esprime, in fondo, l’attesa del
Cristo di incontrare e accogliere i giovani. Penso poi che il Santo Padre non mancherà
di sfidare i giovani, come è solito fare. Nella sua prima Enciclica Lumen fidei ha
scritto: “I giovani hanno il desiderio di una vita grande… la fede non è un rifugio
per la gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita!...”. E in altre occasioni
ha detto: “Non abbiate paura di cose grandi!”; “Dovete uscire da voi stessi e portare
Cristo nelle periferie esistenziali e geografiche del mondo!”. Non dimentichiamo che
il tema della prossima GMG è proprio il mandato missionario di Cristo: “Andate e fate
discepoli tutti i popoli!” (cfr. Mt 28,19)