Bolivia: Consiglio dei laici contro la legalizzazione di eutanasia, aborto e nozze
gay
“Esortiamo i cattolici e tutta la società a stare in guardia contro i progetti di
legge che minacciano la dignità di ogni persona umana”. E’ l’appello diffuso dal Consiglio
dei laici boliviano al termine della sua Assemblea nazionale. “Dopo l’esame delle
diverse situazioni illecite e inumane che minacciano la vita e la famiglia”, si legge
nel testo, i laici boliviani constatano che “la dittatura del relativismo e l’ideologia
di genere” sono sempre più diffuse nel Paese. La nota denuncia in particolare la campagna
in atto per equiparare le unioni tra persone dello stesso sesso al matrimonio tra
un uomo e una donna e per legalizzare l’aborto e l’eutanasia con diversi strumenti
legislativi. Tra questi la cosiddetta “Legge dei diritti sessuali e riproduttivi”.
L’organizzazione ribadisce che “la famiglia formata dall’ unione matrimoniale tra
un uomo e una donna è la base della società e l’unica aperta alla naturale e responsabile
creazione di una nuova vita”. “Anche se riconosciamo che ci sono molteplici situazioni
di fatto - afferma la nota -, le altre ‘categorie di famiglia’ hanno alcuni limiti,
oppure sono mere ‘invenzioni ideologiche’ riconosciute da alcuni Stati”. Infine, per
quanto riguarda i progetti di legge contro la vita, il Consiglio dei laici boliviano
ricorda che l’aborto, l’eutanasia e tutte le forme di manipolazione di embrioni e
feti umani, sono attacchi contro la vita umana. Di qui l’invito alle organizzazioni
pro-life affinché intensifichino la loro opera di promozione e protezione della vita
umana e della famiglia. (A cura di Alina Tufani)