2013-07-10 13:58:14

Togo: accordo governo-opposizione con la mediazione della Chiesa. Elezioni il 25 luglio


Si terranno il 25 luglio invece che il 21 le elezioni legislative in Togo, mentre la campagna elettorale si concluderà il 23. La nuova data del voto è stata annunciata al termine di un dialogo politico concluso martedì a Lomé con la firma di un accordo tra l’esecutivo, la Coalizione Arcobaleno e il Collettivo Salviamo il Togo (Cst). I negoziati, aperti lo scorso 14 giugno, sono stati mediati da mons. Nicodème Barrigah-Benissan, vescovo di Atakpamé e presidente della Commissione verità, giustizia e riconciliazione (Cvjr), e dall’ambasciatore degli Stati Uniti in Togo, Robert Whitehead. Secondo i mediatori, l’intesa “dà maggiori garanzie per un voto pacifico e sereno”. Scarcerazione provvisoria di tutte le persone detenute e revoca delle restrizioni imposte ad alcune personalità politiche incriminate nell’ambito dell’inchiesta sugli incendi ai mercati di Lomé e Kara dello scorso gennaio, proroga della scadenza di presentazione delle candidature e maggiore rappresentanza dell’opposizione nei seggi elettorali e nelle commissioni locali della Ceni: sono questi i punti salienti dell’accordo. Il 25 luglio quasi 3,1 milioni di togolesi potranno eleggere 91 deputati nelle 30 circoscrizioni in cui il Paese è suddiviso. In realtà le legislative erano previste nove mesi fa ma sono state rinviate a causa di tensioni politiche e proteste indette dalla Coalizione Arcobaleno e dal Collettivo Salviamo il Togo, che denunciavano un processo “poco trasparente” teso a favorire il presidente Faure Gnassingbé e il suo partito, l’Unione per la Repubblica (Unir). A questo punto anche le due forze di opposizione svolgeranno la propria campagna elettorale, aperta lo scorso 5 luglio. “25 Luglio, Unir unisce per vincere” è lo slogan scelto dal partito di Gnassingbé, l’unico in lizza nelle 30 circoscrizioni. Ai dibattiti sta già partecipando attivamente l’Unione delle forze di cambiamento (Ufc), il partito dello storico oppositore Gilchrist Olympio entrato a far parte del governo di “larghe intese” voluto dal presidente Gnassingbé dopo la sua riconferma alla guida del Paese nel 2010. Finora la campagna elettorale si sta svolgendo nella calma, ma nei giorni scorsi vescovi togolesi, società civile e difensori dei diritti umani hanno espresso “preoccupazione” per il malcontento diffuso, crescenti tensioni che “minacciano la pace sociale” e che potrebbero degenerare in occasione del voto. Dalla indipendenza raggiunta nel 1958, la piccola ex colonia francese è stata di frequente teatro di violenze politiche ed elettorali, che durante le presidenziali del 2005 hanno causato centinaia di vittime e migliaia di sfollati. (R.P.)


Ultimo aggiornamento: 11 luglio







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