2013-07-10 16:14:56

Egitto, una possibilità per le 'Primavere arabe' di ribellarsi all'islamismo


P. Samir Khalil Samir sj, islamologo, nato al Cairo
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La crisi scoppiata in Egitto, che ha portato alla caduta del presidente Morsi, mostra una linea possibile di sviluppo del complesso fenomeno delle ‘Primavere arabe’. Le rivoluzioni sono nate da movimenti giovanili liberali che volevano la libertà e la democrazia. Dopo due o tre mesi, in tutti paesi teatro di queste proteste popolari, sono subentrati gli islamisti estremisti, più organizzati, che hanno preso il potere. Anche in Siria l’opposizione è stata superata dagli estremisti, giunti da altri paesi del mondo arabo. Ora, la sconfitta dei Fratelli Musulmani in Egitto, potrebbe rinforzare la reazione di chi, in queste nazioni, non vuole regimi integralisti islamisti ma un governo dove la religione abbia un ruolo importante, ma senza dominare la politica. Sempre che questo movimento egiziano non si trasformi solo in un confronto violento tra le parti. Sarebbe l’ennesima occasione persa. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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