Ecuador: allarme della Chiesa sulla nuova normativa sul consumo di droga. Il Paese
è diviso
"Non si doveva presentare la nuova legislazione dell'uso della droga, senza lanciare
una campagna aggressiva di prevenzione attraverso i media", ha detto l’amministratore
apostolico di Esmeraldas mons. Eugenio Arellano Fernández, commentando la nuova regolamentazione
presentata dal Consiglio nazionale di sostanze psicotropiche (Consep). Secondo mons.
Arellano - riferisce l'agenzia Fides - questo tipo di azione porterà alla depenalizzazione
delle droghe, rappresentando un grande pericolo per i giovani, perché gli adolescenti,
purtroppo non cercano rifugio nella famiglia, ma in altri luoghi, come nelle strade
e nelle bande. "La normativa lanciata in questo modo, non è di grande aiuto, ora bisogna
allertare tutti, in modo speciale attraverso le scuole, sulle conseguenze negative
delle sostanze psicotrope", ha detto mons. Arellano. Nella nota inviata all'agenzia
Fides da una fonte locale, si apprende che la comunità nazionale è divisa al riguardo.
Secondo coloro che sostengono la nuova normativa del governo, questa disposizione
eviterà di riempire le carceri di giovani tossicodipendenti che dovranno cercare una
cura nell’ambito clinico-sanitario. Coloro che sono contrari all’uso delle droghe
affermano che la normativa porterà all’aumento indiscriminato dello spaccio al dettaglio
delle droghe. La nuova regolamentazione stabilisce le quantità massime ammesse per
il possesso e consumo personale di droga, per non criminalizzare il consumo di stupefacenti.
(R.P.)