2013-07-10 20:10:17

Caso Mediaset


In Italia situazione politica di nuovo in grande fibrillazione dopo la decisione della Cassazione di fissare al 30 luglio la prima udienza sul processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi. Il Pdl ha imposto lo stop per un giorno ai lavori di Camera e Senato. Insorge il Movimento 5 Stelle, mentre al Quirinale si svolgeva il programmato incontro tra Grillo e il capo dello Stato Napolitano. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3
Doveva essere il giorno del vertice di maggioranza per sciogliere i nodi Imu e Iva. E invece è stato il giorno dello stop del Parlamento: Senato e Camera hanno sospeso i lavori accogliendo la richiesta del Pdl, che protesta contro la decisione della Cassazione di fissare in tempi rapidissimi, il 30 luglio, la sentenza del processo Mediaset che vede imputato Berlusconi, condannato in secondo grado a quattro anni di reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici. La Suprema Corte interviene con una nota per respingere gli attacchi, sottolineando l’obbligo di udienza prima della prescrizione, in questo caso prevista in agosto. La vicenda ha diviso i partiti al loro interno: il Pdl tra falchi e colombe sulle sorti del Governo Letta; il Pd tra favorevoli e contrari alla sospensione dei lavori parlamentari. Una posizione, quella del Pd, che ha provocato la durissima reazione del Movimento 5 Stelle, con bagarre in aula alla Camera. Il Governo è inerte, si torni subito al voto, è la richiesta avanzata al capo dello Stato da Beppe Grillo in un incontro al Quirinale programmato da giorni. Il Movimento 5 Stelle è pronto a lasciare un Parlamento ormai esautorato, ha aggiunto Grillo in una successiva conferenza stampa al Senato dai toni molto forti.







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