Australia: i giovani accolgono l’appello del Papa alla compassione verso i migranti
Un grido di “compassione” verso i migranti e i richiedenti asilo, soprattutto verso
i bambini: lo lancia, accogliendo l’appello di papa Francesco a Lampedusa, l’associazione
“Australian Young Christian Students” (Aycs), chiedendo alla politica di dare particolare
attenzione ai bambini attualmente “confinati” in campi di accoglienza e detenzione,
in accordo al sistema di immigrazione vigente in Australia. Come riferisce un comunicato
inviato all'agenzia Fides, la Aycs ha alzato la voce dopo la visita di Papa Francesco
a Lampedusa, che ha riportato l’attenzione internazionale sul fenomeno della migrazione
e sulle sofferenze immani dei migranti. In Australia la questione è molto sentita
ed è al centro di un vivace dibattito pubblico. “I bambini sono particolarmente vulnerabili
e sono giunti in Australia in cerca di aiuto”, afferma la nota di Aycs inviata a Fides.
“Resta di vitale importanza per la loro salute e benessere che i bambini e le loro
famiglie non siano sottoposti a lunghi periodi di detenzione”. Un recente rapporto
di “Human Rights Watch rivela che, nei flussi migratori che interessano il sud-est
asiatico e l’area del Pacifico, di frequente i minori e i loro genitori vengono arbitrariamente
arrestati, in Paesi come Indonesia e Malaysia, e sono vittime di gravi abusi. I bambini
che approdano in Australia, dunque, “cercano la stabilità e la sicurezza che tutti
i bambini meritano”, rileva l’Associazione dei giovani cristiani, invitando al “pieno
rispetto del diritto internazionale”. Di recente oltre 8.000 studenti delle scuole
superiori in tutta l'Australia hanno fatto esperienza di volontario in campi di detenzione
per immigrati, riattivati in Australia a partire dal 1992 per tutti gli immigrati
che arrivano nel Paese senza un visto. (R.P.)