Libano: autobomba a sud di Beirut. Colpita roccaforte Hezbollah
Sono 53 i feriti, di cui diversi bambini, causati dall’autobomba esplosa ieri mattina
a Bir al-Abed, quartiere alla periferia sud di Beirut: lo riferiscono fonti di stampa
libanesi e panarabe, tra cui la tv al-Manar, emittente del gruppo sciita di Hezbollah.
Il veicolo è deflagrato in un parcheggio situato nei pressi di una cooperativa commerciale
chiamata Centro di cooperazione islamica, in un quartiere considerato una roccaforte
di Hezbollah. Da subito media e osservatori hanno ricollegato l’attentato al coinvolgimento
delle milizie Hezbollah nel conflitto siriano, a sostegno del presidente Bashar al-Assad.
Un intervento al quale si oppongono con forza i sunniti libanesi. La crisi nella confinante
Siria sta profondamente dividendo il Libano, ufficialmente neutrale, e negli ultimi
mesi la scia delle violenze ha già raggiunto la valle della Bekaa (est), Tripoli (nord)
e più di recente anche la città meridionale di Sidone. Una nuova linea rossa è stata
superata oggi con l’attentato alle porte di Beirut, messo a segno in un momento di
grande affluenza della gente impegnata nelle normali attività quotidiane in questo
popoloso quartiere. Un’alta colonna di fumo nero si è levata sulla zona dove sono
tutt’ora in corso interventi medico-sanitari. L’esplosione, particolarmente violenta,
è stata avvertita in molti quartieri della capitale libanese e, secondo al-Manar,
avrebbe provocato un cratere profondo due metri. Ingenti i danni materiali agli edifici
circostanti e a numerosi veicoli incendiati. (R.P.)