La Ue frena sull'abolizione dell'Imu: spostare le tasse dal lavoro alla proprietà
Sull’Imu, l’Unione Europea invita il governo a rispettare le raccomandazioni di Bruxelles
che chiede di spostare la tassazione dal lavoro a consumi e proprietà. E il ministro
dell’Economia Saccomanni si dice fiducioso sulla possibilità di raggiungere un accordo
oggi sull’abolizione dell’imposta. Giampiero Guadagni:
Entro agosto
sarà definito il percorso di riforma dell’Imu sulla prima casa. E su come si procederà,
una posizione più chiara dovrebbe emergere domani dalla riunione tra governo e maggioranza.
Le posizioni sembrano però ancora distanti. Il Pdl insiste per l’abolizione della
tassa, chiede uno stop definitivo anche all’aumento dell’Iva, ricorda che i due temi
sono al centro del programma dell’esecutivo e invita il ministro dell’Economia Saccomanni
a non mettersi di traverso. Da parte sua Saccomanni si dice fiducioso sull'accordo
e fa sapere che sull’Imu il governo lavora ad agevolazioni, a partire dal 2014, anche
per capannoni industriali, negozi, terreni. Il problema principale resta quello della
copertura: per Imu e Iva servono complessivamente e in tempi rapidi almeno 4 miliardi
di euro. Risorse che peraltro secondo Confindustria sarebbe più utile destinare al
pagamento dei debiti della pubblica amministrazione e alla riduzione del carico fiscale
sul lavoro. E anche la Commissione europea chiede all'Italia di rispettare la recente
raccomandazione di spostare la tassazione dal lavoro ai consumi e alla proprietà.
Un modo piuttosto chiaro per manifestare perplessità sulle misure riguardanti Imu
e Iva.