20.mo del Catechismo: la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica
Le quattro caratteristiche della Chiesa - "una, santa, cattolica e apostolica" - professate
nel Credo sono al tempo stesso quattro verità e altrettante strade da percorrere per
rafforzare questi singoli pilastri che da duemila anni formano la sua identità profonda.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica un'ampia riflessione a questi aspetti,
sui quali si sofferma il gesuita, padre Dariusz Kowalczyk, nella 34.ma puntata
del suo ciclo di riflessioni dedicate ai 20 anni dalla pubblicazione del Catechismo:
Nel Simbolo
professiamo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Il Catechismo afferma che
questi quattro tratti essenziali “la Chiesa non se li conferisce da se stessa; è Cristo
che, per mezzo dello Spirito Santo, concede alla sua Chiesa” (CCC, 811) di essere
tale.
La Chiesa è una per la sua origine, cioè per il suo Fondatore,
Gesù Cristo, e per la sua anima, cioè lo Spirito Santo, che abita nei credenti
(cfr. CCC, 813).
Quali soni i vincoli visibili di questa unità e unicità? Il
Catechismo indica tre vincoli fondamentali: la professione di una sola fede, la celebrazione
comune dei sacramenti e la successione apostolica mediante il sacramento dell’Ordine
(cfr. CCC, 815). Il Concilio Vaticano II insegna che l’unica Chiesa di Cristo “sussiste
nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione
con lui” (LG, 8). Cristo, infatti, non ha fondato molte Chiese diverse, ma una sola,
quella di Pietro.
La Chiesa, purtroppo, ha subito non poche scissioni. Di conseguenza
i cristiani sono divisi in diversi gruppi: cattolici, ortodossi, protestanti. Nel
Catechismo leggiamo che “lo Spirito di Cristo si serve di queste Chiese e comunità
ecclesiali come di strumenti di salvezza” (n. 819). E il Catechismo aggiunge subito
che la forza di quegli strumenti “deriva dalla pienezza di grazia che Cristo ha dato
alla Chiesa cattolica” (n. 819).
Come cercare l’unità perduta, senza indebolire
la propria identità? Si devono riprendere le iniziative ecumeniche. La piena unità
però non è possibile se non come il dono di Cristo che prega il Padre: “siano anch’essi
in noi una cosa sola”. Tuttavia “una cosa sola” non significa una congregazione delle
diverse confessioni cristiane. La volontà di ristabilire l’unione non può essere un'ideologia
che porti al relativismo, ma sta nella conversione del cuore di ogni cristiano.