Vietnam: si difenderà da sé il dissidente cattolico a processo per evasione fiscale
Non intende avvalersi della tutela di un legale e si difenderà da solo in tribunale
il dissidente e avvocato cattolico Lê Quôc Quân, 42 anni, in carcere con la pretestuosa
accusa di "evasione fiscale". Dovrà comparire oggi in aula e nelle ultime settimane,
si è preparato all'appuntamento mediante il digiuno e la preghiera. In una nota diffusa
dalla sua prigione, egli dichiara di essere "totalmente innocente", mentre gruppi
attivisti ricordano che il capo di imputazione viene spesso usato dalle autorità per
colpire e imprigionare le voci "critiche". Intanto rilancia le accuse contro il governo
comunista e il partito unico al potere ad Hanoi, che da tempo ha promosso una campagna
volta a colpire le voci "critiche". Se riconosciuto colpevole, egli - in carcere dal
dicembre scorso in attesa di processo - rischia fino a tre anni di carcere e una pesantissima
multa. Rivolgendosi "ai compatrioti dentro e fuori il Vietnam" Quân ha aggiunto di
voler affermare la propria "totale innocenza". "Amo il mio Paese - ha chiarito il
dissidente cattolico - e lo faccio pagando tutte le tasse, sono vittima di decisioni
e azioni di matrice politica". In base alle accuse, l'avvocato cattolico avrebbe evaso
tasse per 21mila dollari. Il fratello è stato arrestato nel mese di ottobre, con lo
stesso capo di accusa ed è rinchiuso nella prigione di Hoa Lo. Fonti della famiglia
riferiscono che le autorità hanno opposto ostacoli e rifiuti alla consultazione delle
presunte prove a carico dell'imputato; violazioni e abusi che sono aumentati quando
il fascicolo è stato trasferito al tribunale popolare di Hanoi, nell'aprile scorso.
La famiglia ha promosso numerose petizioni per il suo rilascio, senza mai ricevere
risposte scritte o note ufficiali dalle autorità. L'avvocato cattolico Lê Quôc Quân,
42enne prigioniero politico, ha deciso di non nutrirsi nei giorni che hanno preceduto
l'udienza, raccogliendosi nel digiuno e nella preghiera. Arrestato ad Hanoi mentre
portava i figli a scuola, l'uomo si trova nella Hoa Lo Prison No.1 e per molto tempo
né il suo legale, né i familiari hanno potuto hanno potuto incontrarlo. Da tempo non
può più esercitare la professione di avvocato perché espulso dall'Ordine, e dedica
ogni suo sforzo per difendere i diritti umani attraverso le sue azioni e un suo blog.
Cattolico in Paese a maggioranza buddista, egli è stato più volte arrestato e malmenato
da polizia e autorità per le sue campagne a difesa dei diritti umani e della libertà
religiosa. Nel 2007 era stato incarcerato per aver partecipato ad "attività che mirano
a sovvertire il governo del popolo" ("sovversione", art. 79 del Codice penale). In
seguito alle proteste degli Stati Uniti, egli era stato liberato. (R.P.)