Nigeria: chiuse le scuole dopo la strage nello Stato di Yobe
La chiusura di tutte le scuole fino a settembre e, comunque, fino a che non siano
state ripristinate condizioni di sicurezza accettabili: è la misura adottata dal governo
dello Stato di Yobe, nella Nigeria nord-orientale, dopo la strage di studenti attribuita
a militanti del gruppo armato Boko Haram. Secondo il quotidiano The Vanguard, la chiusura
degli istituti è stata annunciata mentre militari e poliziotti avviavano “una caccia
all’uomo” per catturare i responsabili dell’assalto di sabato al dormitorio di un
istituto secondario nel distretto di Mamudo. Secondo le testimonianze di medici e
addetti alle operazioni di soccorso rilanciate dalla stampa nigeriana, sabato sera
un commando di uomini armati ha chiuso gli studenti in alcune stanze del dormitorio
prima di appiccare un incendio e far detonare ordigni esplosivi. Alcuni ragazzi che
avevano cercato di fuggire sarebbero stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Nella
strage, riferisce oggi The Vanguard, hanno perso la vita almeno 29 ragazzi e un insegnante.
Boko Haram vuol dire letteralmente “L’istruzione occidentale è peccato”. Il gruppo
sostiene di ritenere l’insegnamento nelle scuole pubbliche un fattore di corruzione,
contrario ai dettami dell’islam. Yobe è uno dei tre Stati del nord-est della Nigeria
dove a maggio, nel tentativo di contrastare le violenze Boko Haram, l’esercito ha
avviato un’offensiva militare. (R.P.)