Rete Pace per il Congo propone come sbloccare i negoziati tra governo e M23
La Rete Pace per il Congo ha inviato una nota all’agenzia Fides in cui fornisce tre
possibilità di soluzione per uscire dall’impasse in cui versano i negoziati tra il
governo della Repubblica Democratica del Congo e il movimento dei ribelli denominato
23 Marzo (M23). La prima alternativa è, per così dire, militare: l’imminente dispiegamento
sul territorio di una brigata militare speciale della missione Onu nel Paese potrebbe
contribuire a disarmare i diversi gruppi armati presenti o almeno a bloccare sul nascere
nuovi scontri. Oppure si potrebbe optare per soluzioni che riguardano direttamente
la sfera politica e sociale: la nuova Commissione elettorale nazionale indipendente,
ad esempio, potrebbe contribuire al rafforzamento della democratizzazione e all’isolamento
delle forze estremiste che alimentano le azioni dei movimenti proseguendo il processo
elettorale attraverso l’indizione di elezioni provinciali e municipali. Infine ci
sarebbe la possibilità di convocare un dialogo nazionale con la partecipazione delle
varie parti in causa, che crei e rinforzi quell’unità nazionale indispensabile per
superare qualunque tipo di minaccia incombente dall’interno come dall’esterno del
Paese, mettendo gli interessi nazionali al di sopra di tutto. Per fare questo, tra
l’altro, occorrerebbe una riforma dell’esercito e della polizia che ponga fine alla
corruzione e all’inefficienza da cui sono afflitti. (R.B.)