2013-07-06 07:20:00

Sciolto il Parlamento in Egitto. Trenta morti negli scontri tra pro e contro il deposto presidente Morsi


L' Egitto ieri ha vissuto il primo venerdì di preghiera dopo la deposizione del presidente Morsi. I Fratelli Musulmani sono scesi in piazza nelle principali città del Paese; in molti casi le proteste sono sfociate in violenza. Ed il bilancio della giornata è drammatico: una trentina i morti e centinaia i feriti. Dal Cairo, ci riferisce Giuseppe Acconcia:RealAudioMP3

Una notte sanguinosa. Gli islamisti hanno fatto appello a mantenere la mobilitazione in difesa di Morsi. Le violenze tra sostenitori e oppositori del deposto presidente hanno causato oltre 30 morti. I Fratelli musulmani hanno manifestato in luoghi simbolici nelle principali città egiziane. Al Cairo intorno alla moschea Rabaa el Adaweya di Medinat Nassr e all’ingresso del palazzo della Guardia presidenziale ad Heliopolis dove l’ex presidente sarebbe agli arresti. Tre pro Morsi sono stati uccisi mentre marciavano verso il palazzo in circostanze da accertare. «Non riconosciamo Mansour come presidente e lotteremo per difendere Morsi», ha dichiarato Jihad Al-Haddad, vice di Khairat al Shater, leader carismatico della Fratellanza arrestato ieri. La Guida suprema Mohammed Badie era invece presente alle manifestazioni. Badie ha criticato la decisione del papa copto Tawadros II di sedere al tavolo negoziale con le opposizioni. A Luxor sono proseguiti nella giornata scontri settari che hanno causato un morto, mentre 23 case di cristiani sono state bruciate. Gruppi armati vicini al deposto presidente egiziano Morsi hanno attaccato la sede del governatorato di El-Arish nel Sinai. L’esercito egiziano ha imposto il coprifuoco. Nel pomeriggio di ieri, il nuovo presidente Adly Mansour aveva sciolto il parlamento. Mentre nei cieli del Cairo volavano aerei dell’aeronautica militare.







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