Sale la tensione in Messico dove ieri, si sono svolte le elezioni in 14 Stati per
scegliere 931 sindaci, 441 deputati e il governatore dello Stato settentrionale di
Baja California, strategico perché di confine. Sono decine gli esponenti politici
uccisi, sequestrati o minacciati nell’ondata di violenza che si è scatenata; una dozzina
le vittime tra i candidati alla poltrona di sindaco e ai parlamenti locali. Questa
tornata elettorale, la prima sotto la presidenza di Enrique Peňa Nieto, pur avendo
una connotazione locale, è molto importante per il narcotraffico, perché “c’è maggiore
interesse da parte della criminalità organizzata a controllare i governi municipali
perché chi li guida è anche coinvolto nella gestione della pubblica sicurezza”, spiega
alla'agenzia Misna Raúl Benítez, esperto della Universidad nazional autónoma de México.
Le elezioni locali costituiscono, dunque, un’opportunità per le organizzazioni criminali
di garantirsi amicizie, favori e protezione dalla polizia locale, spesso collusa con
la malavita. (R.B.)